Abi studia possibili misure per maggiore liquidità allo Stato
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Roma, 25 set. Il Comitato esecutivo dell'Abi, che si è riunito oggi a Milano, presieduto da Antonio Patuelli, ha deliberato all'unanimità di incaricare il direttore generale, Marco Elio Rottigni, di approfondire eventuali misure che possano mettere a disposizione una maggiore liquidità per il bilancio dello Stato.Tali misure, aggiunge l'Abi con una nota, dovranno essere di natura temporanea e predeterminata, con effetti esclusivamente finanziari, salvaguardando il patrimonio e i bilanci delle banche e senza effetti retroattivi, per non penalizzare la competitività delle banche operanti in Italia rispetto alle banche degli altri mercati bancari europei, e quindi consentire di continuare a fornire il pieno sostegno a famiglie e imprese. (Tiscali Notizie)
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“Le condizioni di forte incertezza, che pesano sull’economia e sulle famiglie, molto simili a quelle che hanno accompagnato le ultime manovre finanziarie, impongono prudenza, anche alla luce delle nuove regole eurocomunitarie sulla formazione dei bilanci nazionali. (Il Giornale d'Italia)
Con buona pace della “non ricattabile” … Tutto cambia per non cambiare. (Il Fatto Quotidiano)
Altra riunione di giunta regionale disertata dai due componenti forzisti, il presidente Francesco Rocca che avverte come così non si possa andare avanti all’infinito – chiedendo una stretta alle trattative fra Paolo Trancassini e Claudio Fazzone -. (Frosinone News)
E' quanto emerso dagli incontri fra governo, sindacati e imprese sul Piano strutturale di bilancio a medio termine, svoltisi nel pomeriggio.L'idea del governo è quella di rendere strutturali alcune misure, come il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori a basso e medio reddito e la riforma delle aliquote Irpef. (LA STAMPA Finanza)
Lega e Fratelli d'Italia propongono un contributo una tantum, definito "di solidarietà", che prevede una percentuale variabile tra l'1% e il 2% sugli extraprofitti delle banche. (Panorama)
Dopo il niet di Forza Italia a un nuovo tentativo di colpire gli utili realizzati dagli istituti – 12 miliardi per i primi cinque nei primi sei mesi dell’anno – solo grazie al rialzo dei tassi di interesse, la maggioranza sembra essersi convinta che l’unica strada possibile per evitare strappi e nuovi flop è concordare l’intervento con le banche stesse. (Il Fatto Quotidiano)