A Kiev il rischio di una nuova Kabul

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il Giornale ESTERI

Ormai ogni giorno Kiev chiede di poter utilizzare gli armamenti forniti dall'Occidente per colpire i siti militari sul territorio russo da cui partono gli attacchi aerei e missilistici contro il Paese. Ormai è una preghiera quotidiana che riceve il sì della Nato e dell'Unione Europea ma resta inascoltata o si becca i «no» dalla maggior parte dei governi nazionali. Da noi poi sul «no» si è formata una sorta di unità nazionale che accomuna esecutivo, maggioranza e buona parte dell'opposizione. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

" ROMA, 03 SET " Gli Stati Uniti sono vicini a un accordo per fornire all'Ucraina missili da crociera a lungo raggio per gli F 16 che potrebbero raggiungere in profondità la Russia,... (Virgilio)

Roma, 2 set. In un messaggio pubblicato oggi, il ministro degli Esteri ucraino fa riferimento all’attacco effettuato nella notte e sottolinea che alcuni dei missili erano di fabbricazione nordcoreana.“Alcuni dei missili balistici sparati contro i civili ucraini questa mattina erano KN-23 nordcoreani. (Agenzia askanews)

Lo ha detto il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski in un’intervista al Financial Times, sostenendo che Varsavia ha l’obbligo di garantire la sicurezza dei propri cittadini a prescindere dal timore che le intercettazioni sul territorio ucraino possano coinvolgere l’Alleanza atlantica nella guerra russa contro l’Ucraina. (Il Fatto Quotidiano)

Russia, Draghi si risveglia e insiste per la guerra: "Più fondi europei per la Difesa e meno burocrazia per produttori di armi"

Usa: «Definito 90% accordo su tregua e ostaggi» (Il Sole 24 ORE)

" ROMA, 05 SET " Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky parteciperà domani alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina nel formato Ramstein. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Mario Draghi si risveglia e insiste con la guerra alla Russia. Un rapporto composto da 400 pagine e da cui secondo quanto già si può ricostruire, si punta molto a "mettere in guardia" l'Ue dal punto di vista bellico. (Il Giornale d'Italia)