Babygirl con Nicole Kidman a Venezia 81, la recensione di Federico Pontiggia

Vi ricordate La cagna di Ferreri? E Attrazione fatale di Lyne? E Cinquanta sfumature, e American Psycho, e Wall Street? E De Palma? E la Kidman che sussurra a Cruise “Se solo sapessi…”? Ecco, dimenticateveli. Ma insieme rimandateli a memoria, perché Babygirl un po’ ci è e un po’ li (ri)fa’: il potere è del cane, con questa declinazione maschile, ché Nicole Kidman è brava, bravissima, non ci provate. (cinematografo.it)

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Prima della diva hollywoodiana, però, hanno incantato i fan anche altri attori e attrici come, ad esempio, Eva Green e Antonio Banderas. Ecco le pagelle dei voti della terza giornata dell'evento. (corriereadriatico.it)

Mostra di Venezia (MYmovies.it)

Pubblicazione: 30 agosto alle 19:00 Di tutto questo film, la cosa più giusta è la scelta di Nicole Kidman, corpo femminile replicante dei nostri tempi, mantenuto il più possibile giovane grazie all'intervento della scienza e alle moderne pratiche di attività fisica e alimentare. (BadTaste.it Cinema)

“Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di tutte le spezie della paura, di viaggi all'estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, ... (Sky Tg24 )

Piccole sfumature di Kidman. Babygirl, diretto e scritto (?) da Halina Rejin, è uno di quei film che ti fanno rimpiangere le ossessioni carnali sparse in Basic Instinct o Attrazione fatale. (Il Fatto Quotidiano)

Lo diceva Oscar Wilde per poi essere ripreso dal Frank Underwood di House of Cards. Il film di Halina Reijn presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia ribalta ogni convenzione per raccontare le relazioni e il gap generazionale, indossando i panni del thriller erotico. (Movieplayer)