Da anoressia a bulimia, al Bambino Gesù+64% nuovi casi dal 2019
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, sono aumentanti del 64% i casi di anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata, disturbo evitante-restrittivo dell'assunzione di cibo (Arfid) e disturbi alimentari non altrimenti specificati (Nas) diagnosticati all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. A livello nazionale, secondo i dati del ministero della Salute, le diagnosi annuali di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (Dna) sono cresciute di circa il 35%. (Tiscali Notizie)
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E, a dimostrarlo, ci sono i dati dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù, che testimoniano un aumento... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
– Mangiano di nascosto o nascondono il cibo; mostrano cambiamenti nelle abitudini alimentari, ad esempio tagliano il cibo in piccoli pezzi o spostano il cibo nel piatto; saltano i pasti; diventano maniacali nella preparazione del cibo ed evitano interi gruppi di alimenti; mostrano segni indiretti di condotte compensatorie, come chiudersi in bagno in particolare dopo i pasti; manifestano fluttuazioni del tono dell’umore e alterazioni del sonno, aumentano l’attività fisica. (insalutenews)
Nel Comune di Greve in Chianti l’azione comunicativa che ruota intorno alla complessità di questa tematica, che riguarda non solo chi ne soffre ma anche le famiglie dei malati, si è tradotta nella realizzazione simbolica di una panchina lilla, collocata in piazza Terra madre, dipinta dal gruppo della Consulta dei Giovani di Greve in Chianti “Chianti senza limiti”. (gonews)
I disturbi alimentari, come anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata, colpiscono in Italia circa 3,5 milioni di persone, con un’allarmante incidenza del 70% tra gli adolescenti. (Cronache Nuoresi)
I disturbi alimentari sono tanti e insidiosi, colpiscono sia il fisico che la mente di chi ne soffre. A volte inizia molto presto, a 10 o 11 anni appena, sempre spesso chi ne soffre è poco poco più che un bambino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«I dati sono in forte crescita e questo ci preoccupa: c’è bisogno di un grande impegno, da parte di tutti, per invertire la rotta». (Repubblica Roma)