Caro energia, perché i rincari non sono solo colpa della guerra

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ECONOMIA

In Italia, il caro energia è un problema che affonda le sue radici in molteplici cause, non tutte riconducibili alla guerra in Ucraina. Se da un lato è vero che il conflitto ha avuto un impatto significativo, bloccando il transito del gas russo attraverso l'Ucraina, dall'altro ci sono fattori interni che contribuiscono a rendere le bollette italiane tra le più care al mondo.

Il vento che non soffia in Nord Europa, riducendo la produzione eolica, e l'inverno rigido che mette alla prova le riserve di gas sono solo alcune delle spiegazioni, spesso discutibili, che vengono addotte per giustificare i nuovi aumenti delle bollette. Tuttavia, è necessario guardare anche alle responsabilità interne: le speculazioni sul mercato del gas, che sono ripartite con vigore, giocano un ruolo cruciale nell'aumento dei costi.

Il governo, attraverso il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha cercato di rassicurare i cittadini, ricordando che gli stoccaggi di gas in Italia sfiorano l'80% e che, almeno per i prossimi due mesi, non ci saranno problemi di quantità. Nonostante ciò, lo stesso ministro ha riconosciuto che c'è massima attenzione sui prezzi, poiché tutti gli analisti di mercato prevedono una tendenza al rialzo per la bolletta energetica delle imprese, in particolare quelle energivore, e delle famiglie.

Le imprese italiane, soprattutto quelle che operano nei settori dell'acciaio e della chimica, rischiano una stangata da 1,6 miliardi di euro a causa dei rincari. La domanda di gas, oltre le previsioni, causata da un inverno rigido, ha generato un'impennata del costo tra dicembre e gennaio.