Sevel, nuovo stop fino al 21: niente rinnovo per 300 lavoratori e staff-leasing

AbruzzoLive ECONOMIA

In conseguenza la Sevel ha annunciato la riduzione dei turni di lavoro da 18 a 15, con provvedimento che scatta lunedì 27 settembre.

La mancanza di componenti elettronici provenienti dall’Asia ha già causato numerosi fermi nello stabilimento più grande d’Europa che produce i furgoni Ducato.

Nuovo stop produttivo alla Sevel di Atessa che si ferma fino a martedì 21 settembre, quando il lavoro ripartirà al turno delle 5.45. (AbruzzoLive)

La notizia riportata su altre testate

I sindacati sono preoccupati che a causa della crisi dei semiconduttori e a causa della flessione delle vendite, dopo il sito abruzzese, ci possano essere ripercussioni anche sul sito pedemontano e sull’indotto laziale di Stellantis. (LeggoCassino.it)

La novità principale è che da lunedì 27 settembre i turni di lavoro che oggi sono 18 diventeranno 15. La grande maggioranza delle eccedenze è un prestito da altri stabilimenti dove, quindi, faranno ritorno e l’impatto in termini sociali di questa situazione, che spero sia temporanea, è molto limitato”. (Primonumero)

Un colpo durissimo per Sevel che era nel pieno di una crescita produttiva e che aveva effettuato il passaggio da 15 a 17 turni nell’ottobre 2019, e poi a 18 turni lo scorso 2 maggio per far fronte a maggiori richieste di mercato. (LANCIANO24.IT)

Sarà interrotta la trasferta di circa 600 cassintegrati e 300 lavoratori su 750, tutti contratti di somministrazione, staranno a casa.” Proprio nelle scorse settimane Carlos Tavares, numero uno di Stellantis, aveva visitato lo stabilimento Sevel, sottolineando l’importanza di questo polo industriale. (FormulaPassion.it)

"Le fluttuazioni dei mercati nazionali e internazionali generate dalla pandemia e dalla carenza di chip - dice l'azienda - sono fonte di un crescente senso di incertezza e l'azienda sta attuando le migliori soluzioni logistiche per difendere i propri lavoratori e l'intera organizzazione". (Chietitoday)

Sevel fa tre turni al giorno (quindi lavora anche di notte), per sei giorni, il massimo perché il settimo è destinato alle operazioni di mantenimento delle linee. A quanto sembra nessuno della pianta organica verrà toccato, il taglio riguarda 600 addetti cassaintegrati in altre fabbriche del gruppo che faranno ritorno alla base fino al termine dell’emergenza. (Il Messaggero)