Lopalco propone di allungare l'ordinanza per la didattica digitale: "Prorogarla fino a primavera, rischio varianti alto"

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L'idea, dunque, è quella di allungare l'ordinanza che dispone la didattica digitale a distanza fino al 5 marzo per tutte le scuole della regione.

"E' vero che siamo in zona gialla, ma abbiamo segnali preoccupanti di diffusione della variante inglese.

Per me la didattica a distanza dovrebbe essere prorogata fino all'inizio della primavera": è quanto propone l'assessore pugliese alla Salute, Pier Luigi Lopalco, intervistato da 'The Breakfast Club' su Radio Capital. (BariToday)

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Cts: "Serve prudenza". Oggi il ministro Speranza in Senato. La pandemia di Covid-19 in Italia spinta dalle varianti, per questo il Cts, che ieri ha incontrato il presidente del Consiglio Draghi, ha invitato alla prudenza, pur non parlando di catastrofe imminente. (LaPresse)

Da Lecce a Bari, in tutte le province pugliesi i comitati di genitori e studenti sono scesi in strada per protestare e fa sentire la propria voce. “La Dad non è scuola”, e ancora “Vogliamo la scuola in presenza”, così come “non si contrappone il diritto alla salute a quello all’istruzione” sono alcuni del messaggi impressi nei cartelloni appesi ai cancelli degli edifici scolastici di diverse città e paesi. (LeccePrima)

Per me la didattica a distanza dovrebbe essere prorogata fino all’inizio della primavera” Questa variante si diffonde tra giovani e bambini. (Oggi Scuola)

“Samo in zona gialla, ma abbiamo segnali preoccupanti relativi alla variante inglese. Sappiamo che imporre la didattica a distanza è un problema per molti genitori, ma qui ci deve aiutare il Governo, di certo non possiamo occuparcene noi con il bilancio regionale” (Il Quotidiano Italiano - Bari)

E’ quanto disposto dall’ultima ordinanza del governatore Michele Emiliano. Codacons e genitori ricorrono contro ordinanza Di. Da lunedì 22 febbraio e fino a tutto il 5 marzo in Puglia didattica digitale integrata al 100% in tutte le scuole. (Orizzonte Scuola)

In realtà, secondo me, le disposizioni di cui alla citata Ordinanza non hanno fatto altro che generare tanta confusione tra gli operatori scolastici e nelle famiglie delle studentesse e degli studenti di Puglia. (Corriere Salentino)