Nuovi rialzi per il petrolio, per la prima volta dal 2014 chiude sopra gli 80 dollari a New York

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

E’ la prima volta dal 2014 che le quotazioni chiudono sopra gli 80 dollari.

La giornata delle materie prime è stata connotata anche dal nuovo record dell’alluminio che in mattinata ha raggiunto i 3.014 dollari per tonnellata.

Il metallo, la cui produzione richiede ingenti quantità di energie, incorpora nel suo prezzo l’incremento del costo dei combustibili

Il greggio Brent, che funge invece da riferimento per i mercati europei, ha raggiunto gli 83,6 dollari, a sua volta con un rialzo dell’ 1,5%. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

2' di lettura. Ancora rialzi per il petrolio, che nel caso del Brent punta ormai con decisione verso quota 85 dollari al barile. Da primato anche la cosiddetta backwardation, che segnala scarsità di offerta sul mercato: il premio delle quotazioni di ottobre rispetto a quelle per novembre si è ampliato (Il Sole 24 ORE)

Mercati: Asia positiva, ma con incertezze. Alle ore 8.05 circa, il Nikkei guadagna l’1,55% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai scambiano rispettivamente a -0,01% e a +0,23%. In focus, inoltre, ci sono ancora gli USA e la corsa del greggio, con le preoccupazioni su inflazione e carenza energetica. (Money.it)

E’ la prima volta dal 2014 che le quotazioni chiudono sopra gli 80 dollari. Dopo essere balzati fino a +4%, la scorsa settimana le quotazioni del Wti corrono di oltre il 2% appunto il valore più alto in sette anni (StrettoWeb)

Un’inversione di tendenza dovuta agli elevati volumi di vendita potrebbe invece registrarsi qualora il petrolio greggio dovesse scendere fin sotto i 75 dollari, verso i valori di metà Settembre a 72/72,5 dollari al barile. (FX Empire Italy)

La crisi energetica innescata dalla ripresa post-pandemia ha messo in ginocchio Cina e India, con pesanti ripercussioni anche per noi. Effetto petrolio: stangata di 250 euro per le famiglie italiane. In Italia l’85% dei trasporti commerciali avviene in strada. (Today.it)

Nella seduta di venerdì, il prezzo del Wti ("West Texas Intermediate", il greggio estratto dal Texas occidentale, usato come riferimento dagli investitori) ha superato quota 80 dollari al barile, raggiungendo il Brent. (Sky Tg24 )