"Siamo pronti a fare ricorso. Qui nozze non registrate"

Siamo pronti a fare ricorso. Qui nozze non registrate
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri articoli:
il Resto del Carlino INTERNO

"Valuteremo la Cassazione, non è finita qui finché ci sono i tempi per impugnare". Così l’avvocato Pietro Sgarbi, difensore del marito della donna ripudiata, risponde dopo l’accoglimento del ricorso che obbliga di fatto il Comune di Ancona a cancellare lo stato di divorziato sul suo assistiti. "L’esito non era scontato perché in materia ci sono due Cassazioni contrastanti – aggiunge l’avvocato – dove una dava ragione a me e una a loro. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

E’ una pronuncia molto importante quella fatta dalla Corte di Appello perché è una delle prime nel suo genere che affronta il tema della compatibilità di regole di altri gruppi culturali con il nostro ordinamento giuridico e perché sottolinea l’intangibilità di principi fondamentali dove tra questi c’è il divieto di discriminare per genere le donne". (il Resto del Carlino)

La Corte di Appello di Ancona ha accolto il ricorso che una donna bengalese di 35 anni, residente in città, aveva fatto attraverso i suoi legali, gli avvocati Andrea Nobili e Bernardo Vecci, contro il riconoscimento del divorzio per ripudio islamico. (il Resto del Carlino)

Come controparte, c’era il marito, un connazionale di 45 anni con cui era convolata a nozze nel 2008 nel loro paese d’origine. Vinto il ricorso: l’atto registrato dal Comune per annotare il divorzio raggiunto dopo il ripudio islamico deve essere cancellato. (corriereadriatico.it)

Ancona, la moglie «ripudiata» con divorzio islamico vince il ricorso: «L'atto registrato dal Comune dovrà essere cancellato»

I magistrati hanno ordinato al Comune la cancellazione della registrazione della relativa annotazione. La Corte di Appello di Ancona ha accolto il ricorso di una donna di 37 anni, originaria del Bangladesh, contro il riconoscimento del divorzio per 'ripudio islamico' presentato dal marito, un 45enne connazionale, al Comune di Ancona. (La Stampa)

«Il ripudio appare discriminatorio nei confronti della donna, dato che solo il marito è abilitato a liberarsi dal vincolo matrimoniale con il talaq». Salma (nome di fantasia), connazionale di 36 anni, aveva fatto causa al marito 45enne lo scorso giugno. (Corriere della Sera)