Minacce a Sala, perquisiti due cinquantenni

IL GIORNO INTERNO

di Massimiliano Mingoia e Marianna Vazzana Dopo le minacce e gli insulti indirizzati al sindaco Giuseppe Sala sono scattate le prime perquisizioni della polizia a carico di due utenti della chat Telegram ’’Basta Dittatura-Proteste’’, partecipata da 8.700 militanti no green pass.

I due, che non hanno precedenti di polizia, sono utenti della chat Telegram che era stata chiusa a settembre dall’Autorità giudiziaria di Torino. (IL GIORNO)

Su altri media

Un operaio 50enne di Crescentino, Vercelli, e un sottufficiale della Marina Militare (ora non in servizio perché No vax), 51 enne di Teulada, nel Cagliaritano. Intanto, proseguono le indagini di Digos e Postale, coordinate dal pool antiterrorismo milanese, per rintracciare altri autori delle violente minacce. (Leggo.it)

Lo stesso primo cittadino del capoluogo lombardo ha spiegato meglio i dettagli di questa decisione con un messaggio sui suoi profili social: “Il nuovo stadio di Milano si farà, ma seguendo tre condizioni fondamentali per poter passare alla fase esecutiva del progetto. (Footballnews24.it)

Dopo le minacce ricevute su una chat Telegram di No Green pass verso il sindaco di Milano, il comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Riccardo Saccone questa mattina ha deciso l’innalzamento della vigilanza attiva per Giuseppe Sala. (Il Fatto Quotidiano)

Durante un’intervista -riferendosi ai no green pass-, Sala aveva dichiarato “Non rispettano la regola d’ingaggio basilare delle manifestazioni che è si concorda il percorso. Vigilanza attiva potenziata per il sindaco di Milano Beppe Sala: lo ha deciso la Prefettura a seguito delle minacce dei no Green Pass. (Milano Notizie.it)

Il primo indagato per le minacce al sindaco Giuseppe Sala arrivate tramite le chat di Telegram è un 51 enne di Teulada, in provincia di Cagliari, che nella vita è sottufficiale della Marina militare. (La Stampa)

green pass. politica. (Sputnik Italia)