Ultimi Sondaggi politici oggi 6 aprile: Lega cala, sale Conte, Draghi giù

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Quindi Giuseppe Conte, che compie un balzo in avanti di 0,6 punti percentuali al 35,8 per cento mentre Matteo Salvini perde lo 0,2% e scende al 33%.

Analizzando ora i singoli partiti e le intenzioni di voto degli elettori, stando agli ultimi sondaggi la Lega perde lo 0,6% si attesta al 22,6%

Tra i partiti, male la Lega mentre continua la crescita di Pd e Fdi ed del M5s che recupera terreno.

Nella stima di Monitor Italia dal 19 marzo al 1 aprile Draghi è sceso dal 60,6% al 56,1%, quindi di 4,5 punti percentuali. (Pensioni Per Tutti)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un Matteo Salvini «di lotta e di governo». L’espressione (o altre, meno eleganti, con le quali si indica chi tiene il piede in due scarpe) fotografa il «bipolarismo» di Salvini riguardo al governo di Mario Draghi, che pure include tre ministri leghisti e di cui insiste di essere il primo sostenitore ma di di cui è di fatto il primo critico, colui che potrebbe metterlo in crisi. (Corriere del Ticino)

Ma dovrebbe essere più coraggioso La guida di Draghi per autorevolezza e competenza è infinitamente migliore di quella retorica, propagandistica e inefficace di Conte. (LiberoQuotidiano.it)

Andiamo ragazzi, andiamo, andiamo andiamo. Umberto Carriera, il ristoratore che ha dato il via agli scontri di piazza Montecitorio. “Ragazzi, ragazzi. (neXt Quotidiano)

Date il vostro giudizio Stupidario L’Europa bella e solidale di Salvini e la pan-demenza di Diego Fusaro: vota il peggio di Wil Nonleggerlo. E poi la spystory di Spinaceto, i fischi d'Er Faina, gli interrogativi "bisex" di Malan. (L'Espresso)

Mentre tra i partiti si assottigliano le distanze tra Lega, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia. Sondaggi politici: Giuseppe Conte piace a più della metà degli italiani. Nando Pagnoncelli ha illustrato ieri i risultati della rilevazione per DiMartedì di Giovanni Floris. (LA NOTIZIA)

L’Europa dei patti di stabilità e delle chiusure alla richieste di aiuto è finita dopo il Covid. Unico margine di trattativa sarà quello di chiedere il via libera con qualche aereo in più rispetto ai 40-50 che impone l’Ue e quindi ridurre gli esuberi che, con così pochi aeromobili, non sarebbero meno di 5 mila. (L'Espresso)