Mafia, droga e truffe all'Inps: nomi e foto degli arrestati nel blitz di Catania

Giornale di Sicilia INTERNO

Quaranta arresti nelle province di Catania, Siracusa, Cosenza e Bologna dei carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale etneo.

Le accuse sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di falsi e truffe ai danni dell’Inps.

Nel corso delle indagini è stato anche documentato un ulteriore canale di finanziamento delle casse del clan: l’indebita percezione dell’indennità di disoccupazione agricola

O ancora il proprietario di importanti gioiellerie il quale consentiva allo stesso capo clan, di operare compravendite in contanti di diamanti, orologi e gioielli - senza rendicontazione fiscale - permettendo così di compiere attività di riciclaggio. (Giornale di Sicilia)

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Dalle indagini emergevano anche i contributi al sodalizio mafioso da parte di imprenditori di Paternò con condotte volte a favorire consapevolmente le illecite attività del clan. (Tele Video Adrano)

Disarticolate dai carabinieri di Catania due organizzazioni criminali locali legate alla famiglia catanese di Cosa nostra di Santapaola-Ercolano. Mafia, droga e truffe all’Inps: 40 arresti. Il sodalizio mafioso operante in Paternò, e già facente capo ad Giuseppe Alleruzzo 86 anni, è stato poi riorganizzato da Domenico Assinnata 71 anni, e dal figlio Salvatore, cl. (Grandangolo Agrigento)

Il Giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di: l sodalizio mafioso operante in Paternò, e già facente capo ad Alleruzzo Giuseppe cl. (Gazzettinonline)

Fortunatamente il piano, che sarebbe stato nella testa del boss secondo le esternazioni del pentito, non è mai stato concretizzato Il killer non avrebbe gradito la sentenza di conferma all’ergastolo e per questo avrebbe voluto mostrare la sua rabbia al penalista. (Livesicilia.it)

Stories di mafia: gli episodi. Tra le Stories già narrate, sul profilo Instagram troviamo “La prima vera strage di mafia”, quella di Portella della Ginestra, del 1° maggio 1947. La più grande sfida, indubbiamente, fu il Maxiprocesso, dove ebbe l’occasione di conoscere meglio Falcone e Borsellino, due colleghi che divennero presto anche due grandi amici (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

Calascibetta, personaggio ben noto all'interno di Cosa nostra, quando venne ucciso avrebbe preso il posto a capo del mandamento di Santa Maria di Gesù in seguito all'arresto dello storico boss Ino Corso. (PalermoToday)