Analisi Tecnica: indice CAC-40 del 5/09/2024
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Chiusura del 5 settembre Ribasso composto e controllato per l'indice principale della Borsa di Parigi, che archivia la sessione in flessione dello 0,92% sui valori precedenti. Quadro tecnico in evidente deterioramento con supporti a controllo stimati in area 7.360,5. Al rialzo, invece, un livello polarizzante maggiori flussi in uscita è visto a quota 7.574,9. Il peggioramento del CAC 40 è evidenziato dall'incrocio al ribasso della media mobile a 5 giorni con la media mobile a 34 giorni. (Teleborsa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Milano apre con un +0,28% a 33.700 punti, come sono in calo anche le borse europee: tra i mercati del Vecchio Continente poco mossa Francoforte, che segna un incremento dello 0,27%, stessa impostazione per Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia (+0,02%), più cauta Parigi, con un calo frazionale dello 0,23%. (QuiFinanza)
Il Ftse Mib sale a +0,4% dopo aver aperto a +0,2% positivi anche l'Ibex di Madrid (+0,6%) e il Cac di Parigi (+0,3%), dopo che l'inflazione ad agosto in Francia è scesa sotto il 2% per la prima volta dall'agosto 2021, attestandosi a +1,9%. (Corriere della Sera)
Le Borse europee invertono la rotta e chiudono deboli. Francoforte segna un - -0,03% con il Dax a 18.906 punti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sottotono l'indice principale della Borsa di Parigi, che chiude la seduta con un calo dello 0,93%. Le implicazioni di medio periodo del CAC 40 confermano la presenza di un trend rialzista. Tuttavia lo scenario a breve evidenzia un esaurimento della forza positiva al test di resistenza individuato a 7.622,6 con primo supporto visto a 7.551,3. (Teleborsa)
La Borsa di Milano chiude piatta. Il Ftse Mib segna un +0,01% a 33.684 punti. Le Borse europee chiudono in negativo. Parigi è la peggiore con una flessione dello 0,92% e l’indice Cac-40 a 7.431 punti. (business24tv.it)
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte del CAC 40 restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 7.597,9. (Teleborsa)