Il mercato smentisce Trump: traffici nel mar Rosso ad alto rischio

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La sicurezza sulle rotte del Mar Rosso e per Suez è ancora un happening. Nonostante e rassicurazioni del Presidente degli Stati Uniti, i ribelli Houthi hanno tutt’altro che alzato bandiera bianca e sembrano ben distanti dal considerare chiusa la crisi dei traffici marittimi che hanno provocato e gestito, arrivando a dimezzare i traffici che transitano attraverso il Canale di Suez. Gli Houthi dello Yemen sembrano non aver ricevuto la nota della Casa Bianca di questa settimana, in cui si afferma che la crisi navale nel Mar Rosso sta per concludersi. (Nicolaporro.it)
Ne parlano anche altri media
Israele approva un piano per espandere le operazioni militari a Gaza, conquistare l'intera Striscia e rimanervi a tempo indeterminato: sarà attuato dopo la visita di Trump nella regione la prossima settimana e include lo sfollamento di centinaia di migliaia di palestinesi. (Sky TG24)
GLI HOUTHI hanno iniziato i loro attacchi contro Israele e le navi nel Mar Rosso da quando Tel Aviv ha lanciato la sua offensiva militare contro i palestinesi a Gaza. (il manifesto)
Ma è andata davvero così? Una ricostruzione del New York Times – quotidiano sempre critico verso il presidente – ha presentato un quadro diverso, con note negative a contrastare le affermazioni della Casa Bianca (Corriere della Sera)

Media: Washington vuole Governo a Gaza a guida Usa (TGLA7)
Sana’a – Press TV. Il leader del movimento di resistenza yemenita Ansarullah afferma che sia i sionisti religiosi che quelli laici sono uniti nel loro programma ostile per dominare la regione e realizzare il progetto della “ Israele”. (InfoPal)
L’ultima arriva dal ministro dell’Informazione e portavoce del governo yemenita non riconosciuto, Hashem Sharaf al Din, secondo il quale “insieme al leader e alle forze armate, il ruolo del popolo nel contrastare e sventare l’aggressione degli Stati Uniti è diventato fondamentale”. (Il Riformista)