Chiara Petrolini e quella risposta gelida data alla madre. «Ma come hai fatto?». Lei: «Come hai fatto te a partorirmi»

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Chiara Petrolini sarebbe stata violentata due anni fa da un amico. Una violenza mai denunciata. Un tassello, l’ultimo, sulla studentessa universitaria che ha partorito, probabilmente ucciso e nascosto i cadaveri dei suoi due neonati a distanza di un anno l’uno dall’altro e all’insaputa di tutti. Repubblica è tornata, con Romina Marceca, a Traversetolo, comune alle porte di Parma e parla di un aspetto che presto potrebbe dare una nuova svolta sulla vicenda. (Open)

Su altre testate

Che però non ha mai denunciato. Chiara Petrolini ha subito una violenza sessuale. (Open)

È su questa pista che la procura di Parma e i carabinieri stanno indagando per capire fino in fondo cosa ci sia nel vissuto della studentessa di 21 anni, agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario premeditato e dell’occultamento di un figlio partorito lo scorso 7 agosto,… (la Repubblica)

All'interrogatorio di garanzia, che si è tenuto lo scorso giovedì, si è presentata con le mani perfettamente curate: le unghie di quelle stesse mani con cui avrebbe seppellito i figli, laccate e smaltate con un rosso acceso. (leggo.it)

Neonati sepolti: ombre di una violenza sessuale nel passato di Chiara Petrolini

Proseguono le indagini sul caso dei neonati seppelliti nel giardino di una villa di Vignale di Traversetolo (Parma) e per cui è agli arresti domiciliari Chiara Petrolini, la 22enne, che è accusata di omicidio premeditato del figlio partorito il 9 agosto e indagata per l’occultamento di un altro bebè nato nel maggio del 2023. (Il Fatto Quotidiano)

Questo l'atteggiamento di Chiara Petrolini, la 22enne accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due figli appena nati, che secondo il giudice delle indagini preliminari ha dimostrato come esista il rischio concreto che la giovane possa commettere nuovamente crimini simili se lasciata libera. (Today.it)

Una vicenda agghiacciante, che ha sconvolto l'Italia intera per la difficoltà di comprensione di una ragazza di 22 anni che ha scelto di nascondere a tutti (o almeno così sembra) la sua gravidanza e che, secondo il procuratore di Parma Alfonso D’Avino, «aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto», come dimostrerebbero le diverse ricerche effettuate sul web su «come mantenere nascosta la gravidanza, come indurre o accelerare il parto», «quali relazioni vi siano tra rottura delle acque, travaglio e parto», «quali condotte tenere per cagionare, o favorire, un aborto». (Vanity Fair Italia)