Chi va, chi non va (e con quali bandiere). Psicodramma a sinistra sulla piazza europea

Chi va, chi non va (e con quali bandiere). Psicodramma a sinistra sulla piazza europea
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere Roma INTERNO

E insomma, una cosa Elly l’aveva portata a casa: il diritto di cittadinanza in piazza per il suo Pd. Ve lo ricordate quanti segretari del Partito democratico, negli anni, sono dovuti scappare via dai cortei perché subissati dai fischi, dalle urla e pure dai pomodori? Oppure sono restati, con l’umiliazione della protezione del servizio d’ordine e della polizia? Stavolta pareva fatta, macché, non c’è pace tra gli ulivi, si ricomincia, e pure la manifestazione di sabato prossimo, a piazza del Popolo, che pareva un pranzo di gala, rischia di diventare un calvario. (Corriere Roma)

Su altri media

Sabato 15 marzo a partire dalle ore 15 in piazza san Fedele nei pressi del municipio, in concomitanza con l’iniziativa a carattere nazionale che si terrà a Roma, anche l’associazione Comitato Gemellaggio sarà presente all’evento che vedrà l’esibizione delle bandiere dell’Europa e della Pace, oltre alla lettura di alcuni passi del “manifesto di Ventotene”, intervallata da brani musicali. (Merateonline)

Michele Serra, giornalista e commentatore per la Repubblica, spiega ai microfoni di Simone Spetia, a 24 Mattino di Radio 24, lo spirito della manifestazione indetta per sabato per l’Europa, che cerca di non farsi stritolare, come spiega, tra Stati Uniti e Russia. (Il Sole 24 ORE)

Il fervore ricorda le marce per la pace durante la guerra fredda, quando in migliaia a Parigi sfilavano con Picasso (dipingerà la Colomba della pace) Aragon, Amado, Matisse, Neruda, Einstein, Vittorini, Guttuso, Quas… Caro Merlo, stiamo riconquistando la bellezza delle piazze. (la Repubblica)

Il Pd marcia diviso: in piazza per la Ue ma no alla sua difesa. E Schlein si astiene

Silvia Avallone ha letto l’appello di Michele Serra e le interviste di adesione che sono seguite. Abbiamo bisogno di uscire di casa, dal nostro isolamento, di trovarci come corpi nella carne del mondo in una dimensione che non sia più quella individuale che ci ha travolti, ma quella della comunità, dello stare insieme». (la Repubblica)

«Io sono preoccupato e per questo credo sia necessaria una risposta che però sia anche morale e culturale. Il timore è condiviso: si stanno prendendo l’Europa dal punto di vista economico e commerciale. (Repubblica Roma)

L'ultimo segretario dei Ds, cioè la costola ex-comunista del pd, Piero Fassino, non nasconde di essere perplesso. Scendere in piazza per l'Europa, ma poi storcere il naso sul «riarmo» dell'Unione, condizione indispensabile per conquistare un peso maggiore sul piano internazionale, è una contraddizione immanente. (il Giornale)