Francia, storico sciopero della scuola. Insegnanti in rivolta contro la gestione della pandemia

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Si tratta di uno sciopero “senza precedenti” fanno sapere i sindacati, un messaggio di “esasperazione”.

Allo sciopero avrebbe aderito circa il 75 per cento degli insegnanti francesi della scuola primaria mentre metà delle scuole sarebbero chiuse.

In Francia si è tenuto un imponente sciopero della scuola, dove i principali sindacati della scuola si sono uniti per contestare la confusione dei protocolli imposti dal ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer per far fronte all’emergenza Covid. (Euronews Italiano)

Ne parlano anche altri giornali

Covid, in Francia oltre 14mila classi a casa, record da 2020 Di. In Francia sono 14.380 le classi chiuse per troppi contagi da Covid-19, secondo il ministero dell’Istruzione, il numero più alto dalla primavera del 2020. (Orizzonte Scuola)

La scorsa settimana è stato contagiato il 5% dei bambini delle scuole primarie e più del 6% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni I protocolli hanno tuttavia creato scompiglio e soffocato la gestione della crisi, portando diversi insegnanti (ma anche genitori) a opporsi alle norme anti-covid imposte nelle scuole, considerate ingestibili. (Ticinonews.ch)

“La parola chiave è sicurezza – osserva Turi in un webinar organizzato da Orizzonte Scuola -. Chi lavora oggi nella scuola non sta più svolgendo una professione bensì una missione all’insegna di un “si salvi chi può” imposto. (UIL Scuola - La voce libera della scuola)

Ascolta o scarica Una mobilitazione “non contro il virus – spiegano lavoratori e lavoratrici – ma per denunciare la crescente esasperazione nelle scuole”, “condizioni di lavoro che peggiorano” e le “bugie permanenti del ministero dell’Istruzione”. (Radio Onda d'Urto)

Lo sciopero generale di giovedì 17 gennaio contro i protocolli anti-covid nelle scuole, introdotti dal Governo francese al rientro dalle vacanze natalizie, ma ritenuti troppo blandi ha ottenuto i primi risultati. (Radio Onda d'Urto)

Chi lavora oggi nella scuola non sta più svolgendo una professione bensì una missione all’insegna di un “si salvi chi può” imposto. Di converso, mi accorgo con stupore che la scuola è diventato uno strumento, uno strumento dimostrativo del Presidente Draghi (Tuttoscuola)