Ottenuta la prima mappa del Dna di un uomo di Pompei: 35 anni, malato e con geni “sardi” - L'Unione Sarda.it

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I ricercatori sono riusciti a ottenere la prima mappa del Dna di un abitante di Pompei, vittima della devastante eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo.

E l'analisi del Dna mitocondriale e quella del cromosoma Y hanno inoltre permesso di identificare gruppi di geni trovati negli abitanti della Sardegna, ma non in altri individui vissuti in altre zone d'Italia nella stessa epoca.

Si tratta – dicono i dati – di un uomo fra 35 e 40 anni, con molti elementi genetici simili a quelli degli abitanti dell'Italia centrale e di altri individui vissuti in Italia ai tempi dell'Impero romano. (L'Unione Sarda.it)

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Serena Viva, nata a Galatina 42 anni fa, è dottore di ricerca in Archeologia con una tesi in antropologia fisica (2017). Il contributo dell'analisi isotopica nella diagnosi differenziale dell'anemia, il caso del cimitero medievale di Vetricella (Scarlino, GR) in Toscana, Archeologia Ambientale; Viva et al. (Galatina)

“Ogni dato in più che risulta dalle indagini è un’importante conquista per la ricerca scientifica che contribuisce a completare il quadro storico di un’epoca e di una civiltà (MeteoWeb)

Già in passato, lo studio del DNA di vittime dell’eruzione del 79 d. Il soggetto in studio, essendo stato scavato nel 1934 ed essendo rimasto a lungo esposto, presenta percentuali di un DNA endogeno inferiori agli standard che si rilevano nella mappatura strutturata e ragionata ancora in corso. (Positanonews)

Le temperature elevate distrugge la matrice ossea alterando la qualità del DNA, in questo caso però il decesso sembra essere avvenuto da soffocamento da nube di cenere vulcanica. É, questo, il caso dell'uomo ritrovato all'interno della Casa del Fabbro assieme ad un'altra persona, molto probabilmente una donna sulla cinquantina. (HDblog)

Nonostante la ricerca scientifica sia al lavoro dal XIX secolo sui resti umani rinvenuti Pompei, però, la possibilità di effettuare studi genetici sulle vittime del Vesuvio era rimasta una sfida aperta. (inItalia)

Credits: Notizie degli Scavi di Antichità, 1934, p. 286, fig. Un team internazionale coordinato da ricercatori italiani lo ha sequenziato da resti esposti all’eruzione e sepolti per due millenni sotto la cenere. (la Repubblica)