Accise sul Diesel, possibile aumento nel 2025 e oltre
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Il governo italiano starebbe valutando un incremento delle accise su benzina e diesel per reperire le risorse necessarie al rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale. La misura potrebbe essere inserita in un decreto ad hoc o in un emendamento al decreto Milleproroghe. L’obiettivo è ottenere 500 milioni di euro in tre anni per coprire i costi del nuovo contratto nazionale 2024-2026 per 110mila autoferrotranvieri. (QN Motori)
La notizia riportata su altri giornali
Tuttavia, la decisione potrebbe avere un impatto significativo sulle tasche degli automobilisti, in particolare quelli che utilizzano veicoli diesel, e sul settore dei trasporti. Questa proposta, che prevede un graduale incremento dell’accisa sul diesel, rappresenta una misura cruciale per rispettare gli impegni europei in materia di neutralità fiscale e ridurre i sussidi considerati dannosi per l’ambiente. (InvestireOggi.it)
Dopo alcuni mesi di tregua, si torna a parlare di possibili aumenti per i carburanti. Ecco tutte le ultime novità ed i possibili aumenti del gasolio. (QuattroMania)
Per reperire i 500 milioni di euro necessari al rinnovo del contratto nel settore del trasporto pubblico locale, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta considerando di intervenire sulle accise sui carburanti. (Brocardi.it)
La benzina non è altro che un liquido altamente infiammabile che si ottiene dalla distillazione del petrolio grezzo ad alte temperature. Non tutti sanno che il termine deriva dall’arabo e significa “incenso di Giava” ed è stato associato al cognome dell’ingegnere tedesco Karl Benz, ovvero l’inventore dell’automobile nel 1885. (La Gazzetta del Serchio)
Il nuovo anno sta portando con sé una serie di aumenti nei prezzi dei carburanti che però non è correlato al prezzo del barile che, al contrario, sta toccando i minimi storici a 76 dollari per barile (Brent) ben lontao dagli oltre 90 dollari dello scorso aprile. (Automoto.it)
Il piano, volto a raccogliere 500 milioni di euro in tre anni, rappresenta l’inizio di una trasformazione strutturale nel trattamento tra benzina e gasolio, due simboli di un’Italia in movimento. In un Paese dove questa tipologia di carburante continua ad avere un ruolo di primo piano, l’ipotesi di un aumento fiscale va ben oltre le cifre. (Virgilio)