Rissa Formia, scarcerato il 16enne accusato della morte di Romeo. "Non voleva uccidere"

La Repubblica INTERNO

Le ulteriori indagini svolte dal commissariato hanno però portato gli inquirenti a escludere l'ipotesi dell'agguato e soprattutto della volontà del 16enne di uccidere Romeo.

A più riprese il 16enne è scoppiato a piangere ed è stato necessario intervallare l'interrogatorio con diverse pause.

Per gli investigatori in via Vitruvio c'è stata una rissa e i giovani di Formia hanno provocato la comitiva di Casapulla (La Repubblica)

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L’accusa nei suoi confronti, ed è questa anche l’altra novità della giornata, è quella di omicidio preterintenzionale per la morte di Romeo Bondanese. Il ragazzo può ora fare ritorno nella sua abitazione a Casapulla dopo aver trascorso questi giorni in un centro di accoglienza minorile di Roma (LatinaToday)

L’uomo era stato assegnato ai domiciliari dopo l’arresto, nel mese d’agosto dello scorso anno, con l’accusa d’aver rapinato del portafogli e dello smartphone ad un cinquantenne. Era stato individuato in seguito alle indagini (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)

Accendere la tv e sapere che questo ragazzo è ai domiciliari ci fa male», commenta Daniela, la zia di Romeo Il minorenne accusato dell’omicidio era stato fermato poco dopo la tragica rissa esplosa poco dopo le venti in una via centrale della cittadina del litorale laziale (La Sentinella del Canavese)

Destinataria dell'ulteriore ordinanza di custodia cautelare, Angela Fusco (avvocato Ettore Marcarelli), 46 anni, di Solopaca, arrestata dai carabinieri in una indagine antidroga diretta dal sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro. (Ottopagine)

Arresti domiciliari per Camillo B., il 16enne di Casapulla accusato di aver ucciso, martedì sera in via Vitruvio, Romeo Bondanese e ferito il cugino di quest’ultimo, Osvaldo V. La Procura per i minori di Roma ha derubricato l’accusa di omicidio volontario in preterintenzionale e aggiunto l’accusa di rissa. (h24 notizie)

D. era ai domiciliari nella sua abitazione ma questo non gli ha certo impedito di proseguire a spacciare, imperterrito.La richiesta di aggravamento della misura all'Autorità giudiziaria avanzata dai Carabinieri ha condotto il 28enne, per l'ennesima volta, tra le mura della casa circondariale di Trani (BisceglieViva)