"Moussa era sempre strafatto, faceva paura". Il racconto di chi conosce Sangare

Moussa era sempre strafatto, faceva paura. Il racconto di chi conosce Sangare
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il Giornale INTERNO

A Susio, piccola comunità di 3700 abitanti della Bergamasca, c'è sconcerto per una tragedia assurda e difficile da comprendere. Moussa Sangare era considerato un “bravo ragazzo“ fino alla maledetta notte del 29 luglio. Poi la metamorfosi da ragazzo a crudele assassino di Sharon Verzeni. Il cambio di atteggiamento subisce una metamorfosi improvvisa, radicale dopo i soggiorni all’estero in Usa e in Inghilterra alla ricerca di fortuna e l’uso delle droghe: eroina, ecstasy, canne (come messo a verbale). (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

Ha sentito la frase. Lei ha tolto le cuffiette quando si è sentita toccare. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

L’interrogatorio a Moussa Sangare Interesse o ispirazione? (Virgilio Notizie)

" Ho incrociato la ragazza prima da davanti. Non aveva la borsa; portava gli occhiali, avrei detto che avesse i capelli biondi; indossava jeans e aveva le cuffiette nelle orecchie. (il Giornale)

Omicidio Sharon, il verbale di Sangare: gli appunti su un delitto del 2021, la droga e la fuga tra i campi

Moussa Sangare parla a Raffaella Mascarino, Giudice alle indagini preliminari (Gip). «Appena l’ho toccata ha iniziato a tremare- afferma- se lei mi avesse spintonato, forse sarei scappato». Moussa Sangare un serial killer? Il giallo dei casi irrisolti nel bergamasco: da Gianna del Gaudio a Daniela Roveri Dal racconto del killer non traspare alcun senso di colpa ma un vile tentativo di responsabilizzare la vittima. (ilmessaggero.it)

A questa immagine già nota e agghiacciante manca un pezzo, messo a verbale nell’interrogatorio di convalida del fermo. Le mette la mano sinistra sulla spalla destra, le dice «scusa per quello che sta per accadere» prima di accoltellarla quattro volte. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Si chiama Moses «che significa Mosè, come Moussa». Non si sa da quanto tempo lo custodisse e che senso avesse, ma è suggestivo alla luce dell’omicidio di Sharon Verzeni, per cui Moussa Sangare è in carcere, ora a Milano, a San Vittore, dopo la rivolta degli altri detenuti contro di lui. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)