France (2021) di Bruno Dumont - Recensione

E allora il cinema deve avere il coraggio di spingersi ancora un passo oltre, superando di nuovo le miserie del televisivo

Esiste solo il presente. France de Meurs è l’inviata-immagine di una delle principali reti televisive all-news 24 ore su 24 della Francia, comparendo dai dibattiti politici in studio fino nei reportage dalle zone di guerra in giro per il mondo.

Prima ancora di essere una giornalista France de Meurs è una regista, il linguaggio dei suoi servizi televisivi è quello del cinema, la sua è una messa in scena totale, e totalmente consapevole. (quinlan.it)

Ne parlano anche altri giornali

France ripiega su una clinica privata e progetta la redenzione davanti alle montagne svizzere e tra le braccia di un amante occasionale. Ma un giorno tampona Baptiste, un povero diavolo che fa consegne a domicilio, e il suo piccolo circo mediatico collassa. (MYmovies.it)

Lei è France Les Meurs (moeurs, che in francese indica i costumi di un Paese, si scrive diversamente ma quello è il senso). Non è un azzardo pronosticare la Palma da interprete femminile per un’attrice senza frontiere (è stata anche una Bond-Girl col cervello) di sicuro talento. (L'HuffPost)

È la vera protagonista del festival, quattro film (di cui tre in concorso), bellissima e talentuosa, sensuale e spiritosa, c'è chi la definisce la nuova Brigitte Bardot. (la Repubblica)

News Cinema. Il regista francese racconta la storia di una giornalista narcisista e manipolatrice che entra in crisi, ma non migliora. Una satira spuntata sull'informazione, la politica e la vita nel XXI secolo, che mira a mettere alla berlina la falsità del mondo ma finisce col risultare fasulla per prima. (ComingSoon.it)

venerdì 16 luglio 2021 - Gallery. Non sarà francese ma Apichatpong Weerasethakul è un abitudinario della Croisette (dove vinse anche una Palma d’Oro) e anche quest’anno ha deciso di tornare per presentare il suo Memoria, dove primeggia una splendida Tilda Swinton (MYmovies.it)