Tamponi Lazio, le motivazioni della sentenza: "Paradossale il caso di Immobile"

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La sentenza ha visto comminare al club 150.000 euro di multa mentre al presidente Lotito una inibizione di sette mesi e ai medici Fabio Rodia e Ivo Pulcini un anno.

Per il Tribunale quindi la responsabilità è della componente medica e “stigmatizza definendolo paradossale il caso del calciatore Ciro Immobile che dopo essere risultato positivo al controllo del 26 ottobre, proprio in virtù delle gravissime violazioni perpretate ha potuto disputare la gara, entrando in stretto contatto coi componenti della propria squadra e della squadra avversaria in virtù di due tamponi negativi effettuati senza alcuna legittimazione, per poi risultare nuovamente positivo prima dell’incontro di Champions con lo Zenit“

Il Tribunale: responsabilità dei medici. (Toro.it)

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I capi d'accusa sono mossi perlopiù ai medici, per questo Lotito punterebbe all'assoluzione o a una riduzione della condanna. Lotito inibito per 7 mesi, i medici Rodia e Pulcini per 12, multa di 150.000 euro alla società. (La Lazio Siamo Noi)

Crolla l'accusa sull'allenamento di Immobile, Strakosha e Leiva prima dello Zenit, mentre rimangono delicate le posizioni dei medici Rodia e Pulcini. Dopo la sentenza emessa lo scorso 26 marzo si apprende inoltre che «il contestato mancato esercizio dell'obbligo di vigilanza, nella sostanza esplicitato nel mancato esercizio di condotte attive, non risulta esplicitato e sviluppato», punto su cui i legali della Lazio punteranno per un ulteriore sconto di pena. (LAROMA24)

Il Tribunale ritiene “palese” la responsabilità della componente medica e stigmatizza definendolo paradossale “il caso del calciatore Ciro Immobile che dopo essere risultato positivo al controllo del 26 ottobre, proprio in virtù delle gravissime violazioni perpretate ha potuto disputare la gara, entrando in stretto contatto coi componenti della propria squadra e della squadra avversaria in virtù di due tamponi negativi effettuati senza alcuna legittimazione, per poi risultare nuovamente positivo prima dell’incontro di Champions con lo Zenith”. (La Gazzetta dello Sport)

Il Tribunale ritiene palese la responsabilità della componente medica e stigmatizza definendolo paradossale il caso del calciatore Ciro Immobile che dopo essere risultato positivo al controllo del 26 ottobre, proprio in virtù delle gravissime violazioni perpetrate ha potuto disputare la gara, entrando in stretto contatto coi componenti della propria squadra e della squadra avversaria in virtù di due tamponi negativi effettuati senza alcuna legittimazione, per poi risultare nuovamente positivo prima dell’incontro di Champions con lo Zenit" laudio Lotito ha ricevuto una pena più leggera di quanto richiesto dalla Procura Federale per quanto riguarda il caso tamponi della Lazio. (ilBianconero)

La Procura aveva però chiesto 13 mesi e 10 giorni per il presidente biancoceleste. Infatti, viene sottolineato che qualora si accerti un caso di positività, la gestione della procedura rientra fra gli “aspetti medici”. (Toro News)

Definite “gravissime” le violazioni perpetrate, anche se il Tribunale parla di “assenza di parametri tipizzati”, cioè di una specifica giurisprudenza, e vuole rimanere nel “perimetro quantitativo formulato dalla Procura”. (Pagine Romaniste)