Le tensioni interne dividono il "nuovo Stato" siriano

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“Gli alawiti non hanno né un protettore straniero né la profondità finanziaria della comunità della diaspora. Se dovesse succedere qualcosa verrebbero lasciati soli”. Con queste parole Zeidoun Zoubi, ricercatore e analista siriano, a metà febbraio avvertiva Damasco della necessità che il “nuovo Stato” intervenisse quanto prima per … (Limes)
Ne parlano anche altre testate
Tre mesi, dall’8 dicembre al 10 marzo, tanto è durata la festa post dittatura in Siria. Quelli che erano cittadini di serie A solo per appartenere alla setta del dittatore, adesso sono carne da macello. (Corriere della Sera)
Anche a Homs, la sconda città della Siria dopo la capitale Damasco, molti alawiti sono stati fatti sparire, altri sono stati trovati uccisi. Non solamente sulla costa si stanno facendo le rappresaglie contro gli alawiti, che appoggivano ilm regime di Bashar Al Assad. (Corriere TV)
Egregio Direttore, le notizie che giungono dalla Siria in queste ore sono di una gravità sconvolgente. Tra le vittime, la minoranza cristiana subisce violenze particolarmente brutali: esecuzioni sommarie, confische di beni, distruzione di chiese e conversioni forzate. (ilgazzettino.it)

Decine di siriani provenienti dall’area costiera del Paese, in fuga dai combattimenti che nei giorni scorsi hanno provocato più di mille morti intorno alla città portuale di Latakia, hanno attraversato le acque di un fiume per superare il confine ed entrare nel vicino Libano. (LAPRESSE)
Il racconto è di un giovane alawita, studente universitario, il cui nome, per ragioni di sicurezza, dobbiamo omettere, pur (Inside Over)
A lanciare l’allarme è l’architetto riminese Diego De Gregori, già volontario in Siria, che ha risposto alla chiamata dell’associazione “Pro terra santa”. Non c’è pace per il Paese, che nel dicembre 2024, ha visto cadere la dittatura di Assad al potere da quasi un quarto di secolo quando era subentrato al padre, Hafe, che aveva spadroneggiato per i precedenti trent’anni. (Corriere Romagna)