I Måneskin a Cannes per il film "Elvis"

Nella colonna sonora il gruppo è in buona compagnia.

Come delle vere star i Måneskin hanno debuttato a Cannes: Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio sono stati tra gli ospiti della proiezione in anteprima di "Elvis", il film di Baz Luhrmann sulla vita del re del rock'n'roll.

"Elvis ha creato l’idea della superstar nella musica, ha influenzato tutti gli artisti, ha portato la musica nera verso il pubblico bianco, ha cambiato le cose intrecciando le culture quando tutto era separato", ha affermato il frontman del quartetto capitolino, come riportato dal Corriere della Sera

Anche questa volta i quattro componenti dei Måneskin hanno proposto un look Gucci, curato dallo stilista Alessandro Michele, per l'occasione molto luccicante. (R101)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Desiderio e capitalismo, desiderio e amore, desiderio e senso di una vita in La recensione di Elvis, il film di Baz Luhrmann in concorso a Cannes. C’è una e una sola forza in cui Baz Lurhmann crede: la forza del falso. (BadTaste.it Cinema)

Elvis impara e ascolta i consigli del reverendo: “Quando hai cose troppo pericolose da dire….canta”. Elvis non segnò solo la storia, ma la inseguì, e alla fine la sua energia e voglia di cambiamento ha conquistato l’eternità (Tiscali)

L’ho amato. Quindi ha aggiunto uno striscione GEEK proprio dietro Elvis, quando Parker lo sta guardando. (BadTaste.it Cinema)

È un film godibile «Elvis», anche se altalenante a causa di un bombardamento audiovisivo suggestivo ma alla lunga faticoso, che prova a nascondere alcuni limiti di una sceneggiatura non sempre coinvolgente. (Il Sole 24 ORE)

Elvis che fa scoprire il sesso alle ragazze degli anni’50, Elvis che vende amore e che, come ricorda il colonnello, può vendere anche odio. No words in the vernacular can describe this great event che è “Elvis” di Baz Lurhmann, presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes. (Libertà)

È una lettura politica che nessuno aveva mai affrontato con tanta energia, tanta emozione e tanti preziosi argomenti a sostegno E se a vincere la Palma d’oro di Cannes 75 fosse l’ultimo film in concorso, come accadde nel 1999 per “Rosetta”, degli allora oscuri fratelli Dardenne? (L'HuffPost)