Primo maggio, pranzo all'aperto per un italiano su due

Rai News INTERNO

"Complessivamente sono quasi 140 mila tra bar, ristoranti, pizzerie e gli agriturismi con attività di ristorazione all'aperto presenti nelle regioni gialle con il servizio al tavolo all'esterno durante il weekend del primo maggio con 46,6 milioni di italiani in zone gialle (78% del totale) e sole 5 regioni in arancione (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta) ed una in rosso (Sardegna) dove resta vietata la ristorazione al tavolo

Ma su tutto vince il tradizionale abbinamento fave e pecorino che è immancabile sulle tavole nel Lazio, ma anche in Umbria, Abruzzo, Marche e Molise (Rai News)

La notizia riportata su altre testate

Gli unici punti più chiari, ahinoi, riguardano la zona arancione e rossa dove ristoranti, bar, pizzerie e trattorie sono aperti per asporto e delivery. In questi casi “l’uso dei servizi igienici posti all’interno dei bar e dei ristoranti non può essere consentito, salvo casi di assoluta necessità” (greenMe.it)

Da questa piazza deve partire un percorso di condivisione e ripartenza, un progetto comune per la ripresa della nostra città Gli esercenti hanno ribadito la necessità di riaprire nel più breve tempo possibile e "in sicurezza". (Quotidiano di Sicilia)

A costruire per poi aprirlo il 1° maggio del 1956, quello che allora era solo un bar, Giovanni Pazzaglia , chiamato da tutti il Poeta. Negli anni ’70 nacque il Poeta Club e con i gestori Rosario Pazzaglia e la moglie Filomena a organizzare memorabili serate di liscio e a ospitare cantanti famosi come Marcella Bella (il Resto del Carlino)

Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 m. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. (ilmessaggero.it)

Nel nostro stile civile e corretto chiediamo con risolutezza a livello territoriale e nazionale che le nostre richieste vengano accolte e si proceda a una riapertura totale e definitiva dei pubblici esercizi” È lo slogan che scandisce la campagna lanciata in concomitanza con il Primo Maggio, festa internazionale del lavoro. (la VOCE del TRENTINO)

Per quanto riguarda cerimonie, matrimoni e banchetti, sono ammesse solo le celebrazioni religiose, ma restano vietati feste e banchetti così come restano chiuse «sale da ballo, discoteche e locali assimilati». (CalcioNapoli24)