RD Congo, la lunga crisi di una regione insanguinata

Focus on Africa ESTERI

Ora che si è rotto il silenzio, tentiamo di approfondire: quel confitto ci riguarda, perché è frutto della nostra contemporaneità, spesso patologica e tossica

La comunità internazionale non se ne è mai occupata alla radice, infatti la sofferenza e lo strazio non finiscono.

L’etnia è certamente un elemento di appartenenza importante, ma è molto più fluido e duttile di quanto si immagini.

Conoscere è essenziale per comprendere che la crisi che attanaglia la RDC e i Paesi confinanti è complessa, profonda e multidimensionale. (Focus on Africa)

Su altre fonti

Oltre a proteggere la fauna del parco, nel corso degli anni le guardie forestali sono diventate soldati incaricati di proteggere anche i civili. Il dottor Mukwege ci disse che gli ultimi stupri di guerra di cui era venuto a conoscenza erano stati perpetrati contro dei bebè. (Notizie - MSN Italia)

Gli interessi economici dati dalle ricche risorse del Paese hanno creato una situazione di violenza estrema in cui è difficile intervenire o per alcuni forse non conveniente. Sono dieci anni che questo rapporto è stato emesso e non c'è un solo suggerimento che sia stato messo in atto (Gariwo, la foresta dei Giusti)

I Mayi Mayi, tuttavia, sono semplicemente un nome: comprendono milizie guidate dai signori della guerra, dagli anziani delle tribù, dai capi villaggio, da faccendieri economici. La milizia dei Mayi Mayi si è presto trasformata, data la sua fluidità, in una lobby armata d'affari, partecipando alla cosiddetta guerra del coltan. (Notizie - MSN Italia)

Ma fra il '98 e il '99 Ruanda e Uganda cominciano a combattere fra loro, anche tramite "gruppi fantocci" nel Kivu (Adnkronos). Almeno 120 diverse milizie e gruppi armati si sono ormai incistati nel Kivu, dove si sono trasformati in "micro signorie della guerra" dedite allo sfruttamento delle risorse naturali, ai rapimenti, al taglieggiamento della popolazione locale. (Adnkronos)

La “Guerra Mondiale Africana” è un conflitto totale, che si è concentrato nella Regione dei Grandi Laghi, dentro e intorno al Congo soprattutto. Avvenire scrive che la cosiddetta “Guerra Mondiale Africana” ha visto nove Stati coinvolti, 25 milizie armate, oltre cinque milioni di morti negli ultimi due decenni. (Il Riformista)

Rame, cobalto, coltan, diamanti, oro, zinco, uranio, stagno, argento, carbone, manganese, tungsteno, cadmio, petrolio e legno: si trova di tutto nel paese africano. Al centro restano le risorse contenute nel sottosuolo congolese che hanno scatenato una guerra che l’ex segretario di stato statunitense Madeleine Albright definì “la Prima guerra mondiale africana”. (quoted business)