Trump incontra Rutte: "La guerra in Ucraina ha un costo enorme per tutti"





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Donald Trump ha incontrato oggi, nello Studio Ovale, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, per discutere della guerra in Ucraina e delle sue implicazioni globali. "Discuteremo di cosa sta succedendo tra Ucraina e Russia. Vogliamo che la guerra finisca", ha dichiarato il tycoon, sottolineando come il conflitto abbia "un costo enorme per gli Stati Uniti e altri paesi". Nonostante l’assenza di dettagli specifici, Trump ha lasciato intendere che l’argomento principale del colloquio con Rutte sarebbe stato proprio la crisi ucraina, senza tralasciare temi come il commercio internazionale, che rimane un pilastro della politica estera americana.
Durante l’incontro, Trump ha ribadito il proprio ruolo nel rafforzamento della Nato, affermando che l’alleanza atlantica è "diventata molto più forte con le mie azioni". Ha inoltre confermato di aver ricevuto aggiornamenti sulla situazione in Russia, definendoli positivi, e di aver avuto "discussioni molto serie" con il presidente russo Vladimir Putin e altri leader. Queste dichiarazioni arrivano in un momento delicato, in cui le tensioni tra Mosca e Kiev continuano a dominare l’agenda internazionale.
Proprio Putin, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, ha espresso apertura verso una possibile tregua, pur ponendo condizioni precise. "La Russia è favorevole alla proposta di cessate il fuoco presentata dagli Usa", ha dichiarato, "ma riteniamo che questo dovrebbe portare a una pace di lungo termine e rimuovere le cause della crisi". Il leader russo ha inoltre annunciato l’intenzione di discutere la tregua direttamente con Trump, lasciando intendere che una telefonata tra i due potrebbe avvenire a breve.
Le parole di Putin sono state definite da Trump "molto promettenti", sebbene il presidente americano abbia espresso cautela. "Speriamo faccia la cosa giusta", ha commentato, aggiungendo che un eventuale rifiuto del piano di pace da parte di Mosca sarebbe "molto deludente". Trump, che ha sempre mantenuto un approccio ambiguo nei confronti di Putin, sembra ora voler bilanciare la pressione diplomatica con la necessità di trovare una soluzione duratura al conflitto.
Intanto, la situazione sul campo rimane critica. Putin, riferendosi alla regione di Kursk, ha dichiarato senza mezzi termini che le forze ucraine hanno due sole opzioni: "Arrendersi o morire". Un linguaggio che riflette la durezza di un conflitto che, nonostante le aperture diplomatiche, continua a mietere vittime e a destabilizzare l’intera regione.