Il crac Evergrande spaventa la Cina: crollo dell'11,61% per interessi non pagati

Gazzetta del Sud ECONOMIA

Gli appartamenti costruiti e invenduti potrebbero ospitare almeno 90 milioni di persone, ma una disfatta immobiliare disattiverebbe un motore primario della crescita cinese per almeno due decenni.

CC Land Holdings, basata a Chongqing, ha riferito che avrebbe riscattato un bond da 250 milioni in scadenza il 21 ottobre, rivelando di aver venduto 300 milioni di bond a 4 anni.

Zhongliang Holdings Group, che ha sede a Shanghai, ha annunciato di aver preventivamente versato tutti i fondi necessari per riscattare un’obbligazione offshore da 320,2 milioni di dollari in scadenza domenica. (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altri giornali

«Forse — nota de Bortoli — bisogna avere maggiore attenzione per le cause di fragilità e meno per lo choc endogeno». Dietro il terremoto imprenditoriale e finanziario c’è poi naturalmente il risvolto politico, cioè il terzo mandato del presidente della Repubblica Popolare cinese (Corriere della Sera)

tuttavia, sono sempre rimaste sotto controllo statale). L'ombra di Mao si erge sempre più chiaramente dietro il profilo di Xi Jinping, e questo preoccupa l'Occidente assai più della concorrenza delle megaimprese cinesi a quelle di casa nostra (L'AntiDiplomatico)

La scadenza è passata senza una parola, senza alcuna indicazione che fosse avvenuto un rimborso attentamente monitorato, quindi gli investitori hanno fatto quello che avevano fatto per mesi al gigante immobiliare cinese tormentato dal debito e poche soluzioni: hanno venduto. (Amantea online)

Credit Suisse, un tempo il principale sottoscrittore internazionale di obbligazioni Evergrande, ha venduto la sua intera esposizione a fine 2020: lo affermano alcune fonti riservate al Financial Times. (Wall Street Italia)

Onorata, dopo aver «risolto» per via negoziale la questione, la cedola da 35,9 milioni di dollari sul bond domestico in yuan, sempre maturata giovedì, l’incertezza sul rischio default è tornata ad affacciarsi con forza. (Corriere del Ticino)

I mercati finanziari sono stati questa settimana un po’ in agitazione per Evergrande, società immobiliare cinese, esplosa sulla cresta del boom del Dragone. Tutte queste decisioni hanno avuto un impatto negativo sui prezzi delle azioni in vari settori dell’economia cinese (aziende private operanti nel settore dell’educazione, casinò di Macao), ma soprattutto le grandi aziende tecnologiche. (Startmag Web magazine)