Wall Street mantiene nervi saldi di fronte a balzo inflazione. ‘Stagione trimestrali Usa, una occasione per smettere di pensare alla Fed’

Finanzaonline.com ECONOMIA

Pubblicato l'indice dei prezzi alla produzione, all'indomani della diffusione dell'indice dei prezzi al consumo, entrambi relativi al mese di dicembre.

Focus sui dati macro, ma anche sulla stagione degli utili Usa appena iniziata.

Gli economisti intervistati da Dow Jones avevano previsto un calo a 200.000 unità, rispetto alle 207.000 unità della settimana scorsa

Più delle attese, infine, la crescita dell'inflazione core su base mensile, pari a +0,6%, contro il +0,4% atteso. (Finanzaonline.com)

Ne parlano anche altre fonti

Detto questo, dopo l'ondata di sell off che si è abbattuta sui mercati, Wall Street sembra iniziare a digerire la prospettiva di rialzi dei tassi nel corso dell'anno. Su base mensile, la crescita è stata però superiore alle attese, pari a +0,5%, rispetto al +0,4% atteso. (Finanzaonline.com)

Stesso copione per le Borse europee (Eurostoxx 50 +0,8% e Ftse Mib +0,65%) che non si sono allarmate più di tanto del dato arrivato oltreoceano. Come si spiega una buona reazione degli investitori dinanzi a una notizia macro che poi così tanto buona non è dato che avvicina per il momento l’aumento dei prezzi negli Stati Uniti più agli standard dei Paesi (Il Sole 24 ORE)

L'ultima volta che l’inflazione dei prezzi al consumo (arrivata in dicembre al 7%) è stata così alta era l'estate del 1982. Poi, quando il tasso di interesse di riferimento della Federal Reserve raggiunse il 19% nel 1981, iniziò una recessione molto più profonda. (Milano Finanza)

Nel mese di dicembre, l’inflazione Usa, misurata dall’indice dei prezzi al consumo, è salita ulteriormente, al tasso anno del 7%, rispetto al +6,8% di novembre, e al record dal febbraio del 1982. Il CPI core era atteso in rialzo del 5,4% su base annua e del +0,5% su base mensile. (Wall Street Italia)

L’inflazione e Powell danno una mano al settore. Degli effetti del discorso di Jerome Powell ieri ne abbiamo già abbondantemente parlato. Ma quel che è emerso piuttosto chiaramente ieri è che in realtà lo spazio di Powell non è poi così ampio. (Criptovaluta.it)

Per chi dà ancora per buoni i dettami della regola di Taylor, i tassi dovrebbero essere già al 4,15%. Quarant'anni fa l'inflazione era agli stessi livelli di adesso, ma bisogna coglierne le differenze. (ilGiornale.it)