DfP 2025 approvato: cosa cambia per l’economia italiana

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Abbiamo finalmente un quadro più chiaro su come si muoverà l’economia politica nel nostro Paese; il Documento di economia e finanza 2025 (DfP) è stato approvato dal Consiglio dei Ministri l’8 aprile 2025. Questo documento, pur in assenza della sezione programmatica, getta le basi per la prossima manovra economica del governo Meloni, indicando con chiarezza quali sono i margini di azione disponibili e gli obiettivi macroeconomici da raggiungere. (Investireoggi -)
Ne parlano anche altri giornali
Il ministro dell'Economia: "L'obiettivo è raggiungere il 2% del Pil per la difesa senza uno stop al Patto di stabilità" (lapresse.it)
L’ufficio parlamentare di bilancio convalida le stime del governo contenute nel Documento di finanza pubblica (Dfp). Per quanto riguarda il Pil si tratta dello 0,6 per cento nel 2025 e 0,8 nei tre anni successivi. (La Notizia)
In assenza di un’intesa sui dazi Usa l’impatto peggiorativo sul Pil italiano sarebbe di un ulteriore decimale in meno nel 2025 e di -0,2 punti percentuali nel 2026, fermandosi quindi a +0,5% e a +0,6% dalle stime tendenziali del Dfp, rispettivamente +0,6% e +0,8%. (Il Sole 24 ORE)

Il taglio delle previsioni di crescita per quest’anno, contenuto nel Documento di economia e finanza approvato mercoledì scorso dal governo, «non cambierà i profili di contabilità» dell’Italia, ha garantito il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ai cronisti al termine della seconda e ultima giornata dell’Ecofin informale di Varsavia, ospiti della Polonia che ha il semestre di presidenza di turno del Consiglio. (Il Messaggero)
L’incertezza blocca la politica economica, Meloni da Trump anche per quantificare l’importo del contributo italiano alla Nato. Nel Documento finanza pubblica la simulazione che mette a repentaglio il risanamento: con uno shock finanziario il debito può schizzare al 140% Francesco Malfetano e Luca Monticelli (La Stampa)
ll primo tagliando de… (la Repubblica)