Retribuzioni orarie, aumento del 3,1% per i lavoratori dipendenti: si accorcia la distanza con la Ue

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ilgazzettino.it ECONOMIA

L'appuntamento con il carrello della spesa adesso fa un po' meno paura agli italiani. Per la prima volta dal 2020 il potere di acquisto delle famiglie aumenta anziché diminuire. Nel 2024 l'Istat fotografa una crescita del 3,1% delle retribuzioni orarie dei lavoratori dipendenti rispetto all'anno precedente, contro un aumento medio dei prezzi dell'uno per cento. L'Istat parla di un «sensibile miglioramento», ma il recupero del 2024 da solo non basta a colmare il divario tra salari e costo della vita generato dalla fiammata inflazionistica del triennio 2021-2023. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altre testate

L’Italia ha registrato nel 2024 un significativo incremento delle retribuzioni, con l’indice delle retribuzioni orarie che è aumentato del 3,1% rispetto all’anno precedente, secondo i dati diffusi dall’Istat. (Quotidiano del Sud)

Nella media del 2024, l’indice delle retribuzioni orarie e’ cresciuto del 3,1% rispetto all’anno precedente. L’indice mensile delle retribuzioni contrattuali orarie a dicembre 2024 registra un aumento dello 0,1% rispetto a novembre e una diminuzione dello 0,6% rispetto a dicembre 2023; in particolare, si registra un aumento tendenziale del 4,8% per i dipendenti dell’industria e del 3,6% per quelli dei servizi privati, mentre si osserva una diminuzione del 14,1% per la pubblica amministrazione. (Notizie d'Abruzzo)

L'Istat parla di un «sensibile miglioramento», ma il recupero del 2024 da solo non basta a colmare il divario tra salari e costo della vita generato dalla fiammata inflazionistica del triennio 2021-2023. (ilmessaggero.it)

Tra il 2001 e il 2023 il reddito medio annuo pro-capite è cresciuto in Italia del 24,8%, contro il 35,9% della Spagna, il 56,3% della Francia e il 62,5% della Germania (C.M.)

Finalmente una buona notizia per i lavoratori italiani: nel 2024 le retribuzioni orarie contrattuali sono cresciute del 3,1% rispetto all’anno precedente, con un miglioramento sensibile grazie alla debole crescita dell’inflazione. (La Voce del Patriota)

Il 2024 segna una ripresa delle retribuzioni contrattuali, dopo anni di stagnazione, con forti differenze tra i settori privato e pubblico. Mentre il comparto industriale e dei servizi privati registrano aumenti significativi, il settore pubblico soffre per i mancati rinnovi. (FIRSTonline)

In un contesto di crescita dell’occupazione dell’1,7%, la massa retributiva complessiva è aumentata in termini reali del 3,8%, restituendo finalmente potere d’acquisto alle famiglie. I dati diffusi oggi dall’Istat registrano infatti un aumento medio nell’anno appena concluso del 3,1%, a fronte di un incremento dei prezzi al consumo dell’1%, con una variazione reale pari al 2,1%. (Farodiroma)