Cingolani: “Basta studiare quattro volte le guerre puniche, servono più digital manager”

Orizzonte Scuola INTERNO

Dobbiamo capire che l’innovazione è la strada per vincere tutte le sfide del futuro: dalla salute all’ambiente, alla manifattura sostenibile”

Cingolani: “Basta studiare quattro volte le guerre puniche, servono più digital manager” Di. Il ministro della transizione Ecologica Roberto Cingolani è intervenuto ieri sera al Tg2 Post.

Sul tema delle nuove figure professionali che serviranno nei prossimi anni per garantire la svolta digitale ed ecologica all’Italia, il ministro è stato chiaro. (Orizzonte Scuola)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma Cingolani segue le richieste di mercato degli industriali, che vorrebbero sempre avere a disposizione tecnici usa e getta. La cosa paradossale è che questo Cingolani come ministro della transizione ecologica dovrebbe essere quello che più pensa al futuro, mentre invece continua a propagandare il peggiore presente. (L'AntiDiplomatico)

«E Cingolani che si occupa di transizione, quindi va su e giù, magari si è distratto e ha detto una stupidaggine Canfora sottolinea che spiegare a Cingolani «che anche le scienze vengono riproposte di grado in grado nella scuola, così come lo studio della storia, è tempo sprecato perché tanto non capirebbe. (La Stampa)

E si vede, si potrebbe dire, anche perché se la prende proprio con le Guerre puniche, nel corso della quali, nella Seconda in modo particolare, si insinua la figura di Archimede che di tecnologia era accademico e premio Nobel dei suoi tempi. (Tecnica della Scuola)

Ministro farebbe bene ad informarsi meglio” Di. “Studiare quattro volte le guerre puniche? Non è assolutamente vero che le guerre puniche si studiano quattro volte a scuola, al massimo due o forse una o mezzo. (Orizzonte Scuola)

C’è una bellissima citazione di Franco Cardini (storico) che taglia corto sulla disputa su studi tecnici o classici. Così decine di storici dell’arte hanno firmato una lettera aperta intitolata “Contre l’épuration” e pubblicata sulla Tribune de l’art lo scorso 17 novembre (Il Secolo d'Italia)

La parola «digital manager», invece, suona fredda. Serve formare i giovani per le professioni del futuro, quelle di digital manager per esempio». (il Giornale)