Beirut, il vescovo Essayan: la gente è stremata, l'aiuto della Chiesa non si è mai fermato

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Poi c’è l’ambito dell’educazione.

C’è sempre chi aiuta, anche con denaro contante per sostenere gli istituti educativi, per esempio.

A Vatican News, la testimonianza di monsignor Cesar Essayan, vicario apostolico di Beirut della Chiesa cattolica latina in Libano.

Bisogna intanto dire che la Chiesa universale non ha mai smesso di dare una mano alla Chiesa locale.

Può darsi, perché il grande problema del Libano è che non si riesce a fare verità, ad assumersi le proprie responsabilità, a dire: va bene, abbiamo sbagliato e chiediamo perdono

(Vatican News - Italiano)

Su altri media

Ora la classe politica vuole demolire i silos per insabbiare la memoria, oltre che il processo. Con l’ok di Parigi. (Il Manifesto)

In occasione del secondo anniversario della enorme esplosione che il 4 agosto di due anni fa ha devastato il porto e una grande parte di Beirut, decine di persone, tra cui membri delle famiglie delle vittime, si raduneranno nel pomeriggio di oggi davanti al tribunale della città per chiedere giustizia. (La Sicilia)

Lo riferisce la New Tv. Quasi allo stesso tempo, diversi silos di grano danneggiati dall'esplosione del 2020 sono crollati (Alto Adige)

Beirut alla deriva. Il 4 agosto di due anni fa l’esplosione del porto che ora crolla come il Paese. (La Stampa)

(askanews) - Sono passati due anni dall'esplosione che ha devastato il porto di Beirut, in Libano, uccidendo 200 persone.In occasione dell'anniversario i parenti delle vittime hanno manifestato per protestare contro la mancanza di una indagine approfondita sulle responsabilità che hanno portato all'esplosione di una grande quantità di nitrato di ammonio immagazzinato non correttamente. (Tiscali Notizie)

Gli esponenti politici sospettati hanno presentato oltre 25 richieste di archiviazione causando la sospensione dell’inchiesta condotta dal giudice Bitar, quasi un anno fa. (Amnesty International)