Cogne, avvocato Taormina chiede pignoramento villetta delitto

Sky Tg24 INTERNO

Il giudice dell'esecuzione Paolo De Paola ha fissato un'udienza il prossimo 11 dicembre.

In pratica, oltre a un vizio nella notifica dell'atto, si sostiene che la villetta non sia pignorabile perchè è all'interno di un fondo patrimoniale, costituito a maggio 2009 da Franzoni e dal marito Stefano Lorenzi.

L'11 novembre la Franzoni, assistita dagli avvocati Maria Rindinella e Lorenza Parenti, si è opposta al pignoramento, iscrivendo a ruolo, ad Aosta, la procedura. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri giornali

Sulla vicenda si era già pronunciato il tribunale di Bologna nel 2017, obbligando Franzoni a risarcire Taormina. Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web. (Tuscia Web)

Ora però l’avvocato Carlo Taormina chiede di pignorare la villetta del delitto per recuperare il denaro del mancato pagamento della parcella. Diciassette anni dopo il delitto di Cogne, quando il 30 gennaio 2002 fu ucciso nel lettone di casa il piccolo Samuele Lorenzi, di appena tre anni, la villetta di frazione Montroz, da allora disabitata, è ora al centro di una disputa giudiziaria. (Corriere della Sera)

Taormina, che difese Franzoni fino al processo di appello, è assistito dal figlio Giorgio e dall'avvocato Giuseppina Foderà di Aosta. In pratica, oltre a un vizio nella notifica dell'atto, si sostiene che la villetta non è pignorabile perché è all'interno di un fondo patrimoniale, costituito a maggio 2009 da Franzoni e dal marito Stefano Lorenzi. (Leggo.it)

E’ contesa aperta sulla villetta di Cogne, teatro del terribile delitto che nel 2002 costò la vita al piccolo Samuele Lorenzi. Il tribunale di Bologna nel marzo 2017 ha stabilito le ragioni dell’avvocato Taormina quantificando gli oneri da pagare in 275 mila euro. (Notizie.it )

Come fosse un monumento, levigato da diciassette anni di riprese televisive, servizi fotografici e migliaia di selfie macabri. Alimentava la tensione con continui annunci televisivi sulla identità del vero assassino. (Corriere della Sera)

Taormina, che difese Franzoni fino al processo di appello, è assistito dal figlio Giorgio e dall'avvocato Giuseppina Foderà di Aosta. Contesa giudiziaria sulla villetta di Cogne dove si verificò il tristemente famoso delitto. (La Repubblica)