'Ndrangheta, la faida di Taurianova e la mattanza del "venerdi nero" - LA STORIA

Gazzetta di Reggio INTERNO

I due gruppi venivano indicati rispettivamente come “cosca Radicena” e “cosca Iatrinoli” in relazione alla denominazione del rione di provenienza all’interno del paese di Taurianova dei rispettivi accoliti

L’operazione di ‘ndrangheta di questa mattina contro la cosca Zagari di Taurianova fa ritornare alla mente a trent’anni fa quando nella cittadina dell’entroterra della piana di Gioia Tauro si consumò una terribile faida. (Gazzetta di Reggio)

Ne parlano anche altre testate

Solamente quattro ore più tardi in via Grimaldi, nei pressi dell’Ufficio Postale, vengono assassinati i due fratelli Giuseppe, cl. venerdì nero), in risposta all’uccisione di Rocco Zagari, cl. (Il Reggino)

Nello specifico, il primo omicidio di quel 03.05.1991, si concretizza alle ore 12:30, quando SORRENTO Pasquale cl. Solamente quattro ore più tardi in via Grimaldi, nei pressi dell’Ufficio Postale, vengono assassinati i due fratelli GRIMALDI, Giuseppe cl. (Stretto web)

Ma, secondo gli investigatori, una volta scarcerato aveva ripreso a fare il capocosca dopo essere tornato a Taurianova Zagari aveva avviato anche un apparente percorso di “riabilitazione sociale”, partecipando addirittura a dibattiti, convegni e incontri come testimone di redenzione e contro l’ergastolo ostativo. (Ottoetrenta)

I soggetti destinatari della misura cautelare, tutti originari di Taurianova, sono:. 1. DE RACO Giuseppe, classe 1964, sottoposto agli arresti domiciliari;. 7. (miocomune)

L’operazione, eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, era giunta ad esito di articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia. (ilMetropolitano.it)

Delle 11 misure cautelari 10 sono in carcere ed una agli arresti domiciliari. In realtà, proprio nei primi permessi rilasciati durante la sorveglianza speciale una volta uscito dal carcere, Zagari era ritornato a Taurianova per compiere le sue attività delittuose, insieme a nuove leve della criminalità organizzata (Metro)