L’inflazione in Italia crolla? Non per vacanzieri e studenti

L’inflazione in Italia crolla? Non per vacanzieri e studenti
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Milano Finanza ECONOMIA

Le famiglie faticano. E un dato Ocse conferma queste difficoltà: nei primi tre mesi del 2024 in Italia il potere d’acquisto era più basso del 6,9% rispetto al 2019. Questo è il livello più basso di tutti i Paesi Ocse, dove in media è aumentato di poco meno del 2% nello stesso periodo (Milano Finanza)

Su altre fonti

Nel comparto alimentare i costi dei prodotti lavorati tendono ad aumentare il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all’accelerazione dei prezzi del “carrello della spesa”. Un sostegno all’inflazione si deve inoltre all’evoluzione dei costi dei servizi, che risente delle tensioni nel settore del trasporto aereo. (CremonaOggi)

Secondo i rilievi Istat, cala l’inflazione ad agosto – seppur lievemente – attestandosi all’1,1% su base annua. Ma aumentano, non a caso, i costi connessi alle vacanze. La decelerazione è trainata soprattutto dalla flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -6% a -8,6%). (L'Agenzia di Viaggi Magazine)

Gli aumenti hanno riguardato tutte le voci di spesa dei vacanzieri, comprese quelle che riguardano il costo dei servizi ricettivi e della ristorazione, che hanno segnato l'incremento più consistente. Anche agosto è stato un mese di rincari, sia per chi è andato in ferie che per chi è rimasto a casa, come attestato dai dati pubblicati dall'Istat. (QuiFinanza)

Confcommercio: inflazione in frenata ad agosto, ma incertezze persistono

Dal trasporto marittimo (+ 33,8% su luglio 2024) passando per i voli internazionali (+16,8%) e nazionali (+14%), per finire la cinquina con pacchetti vacanza nazionali (+13,9%) e villaggi vacanze con +6,5% sul mese precedente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Agosto all’ insegna dei rincari per gli italiani, con prezzi e tariffe di alcuni beni e servizi che crescono sensibilmente sia su base annua che su mese. Lo afferma il Codacons, che ha rielaborato gli ultimi dati Istat sull’inflazione nel nostro Paese. (agenzia giornalistica opinione)

Secondo l’Istat, questa frenata è principalmente dovuta a una maggiore flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, passati da -6% a -8,6%, e dei Beni durevoli, che hanno visto una decrescita da -1,2% a -1,8%. (Corriere dell'Economia)