Ue, l'Austria avvisa l'Italia: ''Aiuti vanno restituiti''

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Edtstadler ha aggiunto che " i fondi per la crisi siano erogati sotto forma di prestiti rimborsabili e non sovvenzioni ".

Il nodo da sciogliere. Il principale nodo da sciogliere riguarda il citato Recovery Fund.

L'Italia non solo è favorevole alla portata del ''bazooka'' messo sul piatto da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, ma anche alla velocità del suo meccanismo.

Ovvero i famigerati quattro governi contrari al Recovery Fund dalla potenza di 500 miliardi di euro proposto dall'asse franco-tedesco. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri media

I grossi problemi che il coronavirus sta creando in tutto il mondo, fa trascurare molti altri problemi di natura diversa che ci riguardano molto da vicino. Non è concepibile che, con l’Europa di ventisette Stati, per l’approvazione di importanti decisioni è richiesta l’unanimità. (StartNews)

Il testo quest’anno tiene conto dell’impatto della pandemia da Coronavirus e misura la situazione economica di conseguenza. Anzi: “La frammentazione del sistema sanitario e il coordinamento tra le autorità centrali e regionali ha rallentato l’implementazione delle misure di contenimento”. (Fanpage.it)

Non sarei affatto sorpreso se la questione finisse alla Corte di Giustizia europea, per la compromissione del level playing field tra imprese aventi la sede legale nell’Unione europea. Fino ad arrivare al futuro recovery fund, per il quale siamo in attesa della proposta da parte della medesima Commissione. (Il Sole 24 ORE)

È certo comunque che la ripresa sarà fortemente “asimmetrica”: a V per alcuni, a W per altri e ad U o L per altri ancora. Sta di fatto però che le previsioni a oggi indicano nel 2020 un Pil che sarà al -3% negli Stati Uniti, al -5% in Europa (Italia esclusa) e al -10/12% in Italia. (Il Sole 24 ORE)

Tuttavia, l'incontro di ieri fra i ministri degli Esteri di dieci Paesi - fra cui Francia e Germania - testimonia che i negoziati vanno avanti su binari paralleli. Da una parte c'è chi vuole un vero coordinamento delle misure e dall'altra, invece, chi preferisce cominciare dagli accordi bilaterali fra le capitali. (Il Messaggero)

“Gli stereotipi distorti ostacolano una ripresa comune dell’Unione europea”. Quando la pandemia è arrivata in Europa, il mio paese è stato colpito per primo e nella misura più forte. (Finanzaonline.com)