Infezione dopo il vaccino, ecco tempi e regole

Il Sole 24 ORE SALUTE

In futuro questo potrebbe diventare utile, per esempio in vista di un’eventuale quarta dose

Ascolta la versione audio dell'articolo. 2' di lettura. Sebbene esistano regole e tempi previsti che scandiscono gli intervalli ai quali fare i richiami sia dopo ciascuna dose del vaccino, sia dopo un’infezione, la circolazione sempre più rapida della variante Omicron potrebbe rendere necessario individuare con una precisione maggiore il momento più opportuno per vaccinarsi, considerando anche il livello degli anticorpi. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ecco perché non c’è l’indicazione di fare un tampone nasofaringeo prima di vaccinarsi: potremmo dire tutt’al più che si tratta di una vaccinazione inutile, ma non pericolosa”. Chiariamo questi dubbi e capiamo se ci sono rischi. (News – Roba da Donne)

Sul tema si è espresso pure Massimo Andreoni, primario di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma. Va ricordato che il tampone serve per diagnosticare la presenza del virus nell’organismo e quindi a scoprire se c’è un’infezione in corso. (salute33)

In questo ambito la vaccinazione annuale per l’influenza per il paziente e i familiari rimane una misura di prevenzione raccomandata Così la pensa l’ Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (Aieop) sulla somministrazione del vaccino anti Covid ai bambini malati di tumore: è un atto dovuto. (HealthDesk)

Alla luce del rischio individuale e dell’emergenza di varianti del virus – vedi Omicron – a elevata contagiosità, i pazienti pediatrici oncoematologici hanno dunque indicazione prioritaria alla vaccinazione contro SARS-CoV-2. (insalutenews)

Vacciniamoci o facciamo il richiamo. Milano, 13 gen. (LaPresse) – “Il richiamo o booster è efficace al 97,8% nell’evitare forme gravi di COVID19, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità. (LaPresse)

È quanto emerge dal documento di Consensus elaborato dal Gruppo di Lavoro Infezioni e Terapie di Supporto dell’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica. Somministrare il vaccino anti-SARS-CoV-2 ai bambini affetti da tumore non solo si può, ma anzi si deve per proteggerli dal rischio di contrarre forme severe della malattia COVID-19. (L'Ecodelsud.it)