Il ministro insiste: "Via i cellulari in classe durante le ore di lezione"

Gazzetta di Parma INTERNO

«Via i cellulari in classe durante le ore di lezione». Prosegue dritto sulla via del rigore il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che sui social raccoglie le critiche per alcune dichiarazioni in cui, rilanciando i lavori socialmente utili da comminare agli studenti violenti, esalta «l'umiliazione» come fattore fondamentale di «crescita». Affermazioni sulle quali il ministro poi precisa di aver usato «un termine inadeguato": «mi dispiaccio io per primo», confermando tuttavia il messaggio ai ragazzi, di «imparare l’umiltà di chiedere scusa». (Gazzetta di Parma)

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Il ministro: "In Italia ci sono 364.101 percettori di reddito di cittadinanza nella fascia tra i 18 e i 29 anni" "In Italia ci sono 364.101 percettori di reddito di cittadinanza nella fascia tra i 18 e i 29 anni. (Adnkronos)

Dopo il polverone che si è sollevato ieri, a causa delle sue affermazioni sui lavori socialmente utili e l’umiliazione, di cui poi si è scusato, si sono diffuse anche altre parole pronunciate dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un’intervista a Il Sole 24 Ore, riportata oggi anche da RaiNews. (Tecnica della Scuola)

Secondo Valditara i ragazzi preferirebbero percepire il reddito invece di studiare per costruirsi un progetto di vita dignitoso, nonostante l’importo medio del reddito sia di circa 500 euro al mese, e quindi distante dal poter essere considerato una base per l’edificazione di un futuro sostenibile. (L'Espresso)

Valditara: “La vera sfida del merito è quella di valorizzare i talenti a scuola, far crescere la nostra società” Di Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ospite della trasmissione ‘A cena da Maria Latella‘ su Skytg24. (Orizzonte Scuola)

Smartphone vietati in classe, la psicologa: “Assurdo, meglio usarli come strumenti per insegnare” La proposta è arrivata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. L’obiettivo dovrebbe essere quello di consentire ai ragazzi di concentrarsi meglio nello studio. (Fanpage.it)

È altrettanto noto che i più furbi, durante le verifiche scritte, utilizzano i cellulari per trovare le soluzioni, magari le versioni di latino e greco già tradotte o gli esercizi di matematica già fatti. (Secolo d'Italia)