“Sul disastro del Moby Prince si intrecciarono incompetenze e omertà”. VIDEO

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Mussini è stata ospite di Buongiorno Reggio nelle ore dell’anniversario di quell’avvenimento e nelle ore in cui è stata chiesta una nuova Commissione parlamentare.

“Ma deve esserci un mandato pieno – dice l’ex senatrice – una commissione è forte se è forte la politica”. (Reggionline)

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Io gli detti anche la mia giacca perché era bagnato e si lamentava, piagnucolava dicendo: ho camminato sui morti, son tutti morti, ho camminato sui morti, son tutti morti”. Questa circostanza gli fu fatta notare anche dai senatori in commissione e Valli rispose che “forse era stata sbobinata male” (Il Fatto Quotidiano)

La giornata si è chiusa con il concerto per solisti coro e orchestra “Requiem KV626” di W.A.Mozart in ricordo della tragedia del Moby Prince Infine al Teatro Goldoni la consegna della Livornina d’oro, la massima onorificenza cittadina al vicepresidente dell’Associazione “140 Familiari delle Vittime del Moby Prince” Nicola Rosetti. (QuiLivorno.it)

La vorrebbero Luchino e Angelo Chessa, figli di Ugo, il comandante del Moby Prince morto in plancia, che guidano l’associazione 10 Aprile-Familiari vittime Moby Prince Onlus, e Nicola Rosetti, vicepresidente dell’associazione dei 140 familiari vittime Moby Prince Si salvò solo Alessio Bertrand, mozzo del traghetto che partito alle 22 era diretto a Olbia. (Riviera Oggi)

Mancherà perché impegnato in una lunga battaglia personale di riabilitazione dopo il grave malore dello scorso 16 febbraio, ma Loris Rispoli, presidente dell'associazione 140, simbolo della lotta dei familiari delle vittime, sarà comunque presente con la mente e con lo spirito di chi non si è mai arreso di fronte all'impunità di una "strage", come ormai da tempo la definiscono i parenti tutti e non più soltanto loro. (LivornoToday)

Anche la nostra comunità è stata profondamente toccata da questa immane tragedia e ricerca senza soste la verità” Ormai non ci sono dubbi – commenta il sindaco di Riposto Enzo Caragliano -; purtroppo, per arrivarci, ci sono voluti trent’anni. (Gazzettinonline)

A trent'anni dalla più grande tragedia della marineria italiana, in cui 140 persone persero la vita, asfissiate e bruciate, nel rogo del traghetto Moby Prince a poche miglia dal porto di Livorno, anche Sergio Mattarella ha fatto sentire la sua voce: “Sulle responsabilità dell'incidente e sulle circostanze che l'hanno determinato è inderogabile ogni impegno diretto a far intera luce – sottolinea il capo dello Stato – e l'impegno che negli anni ha distinto le associazioni dei familiari rappresenta un valore civico e concorre a perseguire un bene comune”. (Il Manifesto)