Parla il padre di Seid: "Il razzismo ha contato eccome nella morte di nostro figlio".

L'HuffPost INTERNO

Walter racconta che alla fine lui e la moglie sono arrivati alla conclusione che Seid non aveva svelato loro tutta la sua sofferenza

Subito dopo la morte del figlio, adottato quando aveva sette anni, i due genitori avevano dichiarato che il razzismo non c’entrava nulla con la morte di Seid e che il ragazzo era “tormentato, con molti problemi”.

Ora invece lo sappiamo: sì, il razzismo ha contato nella vita e nella morte di nostro figlio”. (L'HuffPost)

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Walter Visin ha però fatto un passo indietro e, per la prima volta, ammette che tra le cause del suicidio del giovane vi potesse essere anche il razzismo. Lo faremo a partire dalla sua lettera, la leggeremo e la discuteremo nelle scuole, nei campi di calcio, nelle conferenze. (Fanpage.it)

Quindi ha aggiunto, con ferma convinzione: " Il razzismo ha contato nella vita e nella morte di nostro figlio. Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo ", disse un mese fa Walter Visin all'emittente Telenuova. (ilGiornale.it)

Parole a cui i genitori non avevano dato peso, giustificando il tutto con: «Era un ragazzo tormentato, con molti problemi. Walter, padre adottivo di Seid Visin, ex giocatore delle giovanili del Milan, morto suicida a inizio giugno nella sua casa di Nocera (Salerno), difende il figlio contro il razzismo. (leggo.it)

Dirò anche questo nella cerimonia prevista a settembre per dedicare a lui il campetto di calcio in cui giocava” Eppure, sono successe piccole cose anche qui, cose che ora vedo in una luce diversa perché le guardo con i suoi occhi. (Calciomercato.com)

Ora invece lo sappiamo: sì, il razzismo ha contato nella vita e nella morte di nostro figlio. E il padre ricorda oggi il sorriso amaro di Seid mentre qualcuno faceva battute tipo «adesso facciamo giocare questo sporco negro» (Open)