Modena, palestre allo stremo: parte la sfida al dpcm. VIDEO

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– E’ una sfida ai dpcm anti-contagio la protesta “io apro” lanciata dai ristoratori e raccolta anche dai gestori delle palestre per rialzare le serrande il 15 gennaio.

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A Modena è la palestra Gim Five a chiamare alla mobilitazione dopo aver già riaperto lunedì, per poche ore, fino all’arrivo delle forze dell’ordine che hanno identificato i presenti, gestori e clienti. (modenaindiretta.it)

Ne parlano anche altri media

Ma questi ultimi dati non sono confortanti per cui si è bloccata questa ipotesi di riapertura. Speravamo di poter riaprire il 18 gennaio, al più tardi il 25 o il primo febbraio, c'era un fermento positivo. (RTL 102.5)

"E' stato un gesto dimostrativo, propedeutico all'iniziativa che coinvolgerà tutte le nostre palestre venerdì 15 gennaio" spiega Federico Milieni, uno dei responsabili del circuito. E' il caso del circuito di palestre GimFive, che lo scorso lunedì 11 gennaio ha riaperto la struttura di Modena (PisaToday)

400 euro la sanzione prevista per violazione del Dpcm che è stata notificata in Questura dove erano stati convocati i gestori della palestra che lunedì mattina nonostante il divieto hanno riaperto i battenti della struttura a Modena Est come gesto di disobbedienza civile. (modenaindiretta.it)

Dunque la palestra per decisione di GimFIVE e non perché obbligati a farlo chiude oggi, ma riaprirà il 15 gennaio, insieme alle altre 11 palestre e a 30 mila esercenti che hanno aderito all’iniziativa ‘IO APRO‘. (Il Valore Italiano)

La democrazia non si ferma in nome del virus». Il marchio Gimfive possiede undici centri sportivi in tre diverse regioni, una è a Fornacette. Intanto ieri mattina, come prova generale della totale riapertura, gli stessi titolari della Gimfive di Modena hanno riaperto alle 6 di mattina, accogliendo i primi clienti. (Toscana Media News)

C’è chi si è rivolto al Coni, chi alle varie federazioni, visto che singolarmente il rischio sarebbe troppo alto. Morelli faceva allenare gli allievi al Palazzetto dello Sport, quindi la spesa per l’affitto era in relazione alle ore utilizzate, diversamente dalle palestre che hanno costi fissi. (La Nazione)