Buchi neri, 3 modelli per svelare l’ignoto

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MeteoWeb I buchi neri restano tra gli enigmi più affascinanti dell’universo, ma un nuovo studio dell’Institute for Fundamental Physics of the Universe (IFPU), pubblicato sul Journal of Cosmology and Astroparticle Physics, apre scenari promettenti. Guidato dal fisico Stefano Liberati, il lavoro riassume i risultati di un workshop che ha riunito esperti per confrontarsi sulle singolarità al centro di questi oggetti cosmici. (MeteoWeb)
La notizia riportata su altri giornali
Da tempo si lavora per modelli alternativi, liberi da singolarità. (Le Scienze)
Dall’11 al 15 novembre scorso, una ventina di astrofisici provenienti da tutto il mondo si è riunita a Trieste per discutere di buchi neri, ma soprattutto di oggetti ultracompatti alternativi ai buchi neri, che potrebbero risolvere una delle più grandi domande dell’astrofisica dopo Einstein: esiste davvero una singolarità oltre l’orizzonte degli eventi? Media Inaf ha intervistato Stefano Liberati della Sissa di Trieste (media inaf)

A fare oggi il punto sullo stato dell'arte in questo ambito è un nuovo studio pubblicato sul Journal of Cosmology and Astroparticle Physics Jcap e coordinato dall'Institute for Fundamental Physics of the Universe (Ifpu) di Trieste, che oltre a descrivere due modelli alternativi privi di singolarità, ci offre informazioni preziose per futuri studi che ci portino a una teoria della gravità quantistica. (Wired)