Guerre: punto, MO e Ucraina, leader che pensano alla politica, non alla pace

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Giampiero Gramaglia – Gp News ESTERI

Guerre, punto – Raid nella Striscia e rastrellamenti in CisGiordania, con vittime a bizzeffe; sei ostaggi israeliani uccisi a Gaza, quando stavano per essere liberati: orrori che fanno fremere il Mondo, proteste che scuotono Israele. Ma “Netanyahu vuole ancora più guerra”, è il titolo icastico del Washington Post, che sintetizza la posizione del premier israeliano e del suo governo. Neppure Hamas vuole la pace: forse una tregua, per riorganizzarsi. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ora, di fronte al terremoto politico in corso nel potere a Kiev, è legittimo interrogarsi sui risultati dell’operazione Kursk. (il manifesto)

Due anni e mezzo di guerra in Ucraina ci hanno abituati ad avvicendamenti politici e militari, a purghe di graduati e a una strategia fluida. (Avvenire)

Kursk, l’offensiva dura da un mese ma ora è in stallo

Nel corso dell’estate in questa zona sono stati segnalati ripetuti movimenti ucraini che avrebbero potuto fare pensare anche a un nuovo tentativo di sfondamento, ma con l’apertura del fronte di Kursk e le difficoltà nel Donbass è improbabile che questo accada: la Russia è in posizione difensiva e di controllo, l’Ucraina non ha forze sufficienti a disposizione e sul lungo periodo anche questa linea rischia di indebolirsi. (RSI.ch Informazione)