Scuola, sciopero il 31 ottobre: si fermano insegnanti e personale Ata
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mentre si allarga il fronte della protesta, la Flc Cgil spiega che lo sciopero nasce con l'obiettivo di poter ottenere “un contratto giusto ed un lavoro stabile". In programma anche una manifestazione indetta a Roma davanti al Ministero della Funzione Pubblica a partire dalle 10.30 “Un contratto giusto ed un lavoro stabile sono tra le principali motivazioni alla base della protesta. Il tema delle retribuzioni e quello della stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori a tempo determinato della scuola riempiono da mesi le pagine dei quotidiani. (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altri media
Contenuti Correlati NO a PASSWEB a carico delle scuole: firma la petizione online La FLC CGIL, in continuità con la sua azione di contrasto a passweb, si metterà a disposizione del personale che vorrà inviare le diffide. (FLC CGIL)
Flc-Cgil Sicilia: non sovraccaricare più le segreterie delle scuole con lavori non... (Tecnica della Scuola)
I motivi dello sciopero Alla base della protesta sindacale la richiesta di un contratto giusto e un lavoro stabile. Per tutta la giornata incroceranno le braccia i lavoratori e le lavoratrici delle scuole di ogni ordine e grado, dell'Università, degli enti di ricerca, delle accademie, dei conservatori e delle scuole non statali con contratto Aninsei. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
CAMPOBASSO. “Oltre 1.300 lavoratori precari molisani, tra cui 988 docenti e 323 membri del personale Ata, meritano attenzione e rispetto. Lavoratori che ormai da anni svolgono con passione e dedizione un importantissimo ruolo senza alcuna garanzia sul futuro. (isnews.it)
La giornata di sciopero è stata proclamata dalla Flc-Cgil, che denuncia ancora una volta una “totale mancanza di attenzione da parte del governo e del ministero su temi chiave come retribuzioni, stabilizzazione del persona le e condizioni di lavoro”. (LA NAZIONE)
Il 15 novembre 2024 è previsto uno sciopero nazionale del settore scolastico, che vedrà in piazza sindacati, associazioni e collettivi studenteschi. La mobilitazione è indetta per protestare contro le politiche del governo Meloni e del ministro Valditara, accusati di precarizzare il lavoro, frammentare diritti e aumentare le disuguaglianze nel sistema educativo. (Studenti.it)