Irpef, si cambia: aliquote e scaglioni ridotti a quattro: quanto si paga in base alle fasce di reddito

Corriere dell'Umbria INTERNO

25 novembre 2021 a. a. a. Cambia l'Irpef dopo l'accordo raggiunto tra i partiti della maggioranza che sostiene il Governo Draghi.

Queste le novità principali: passa dalle 5 aliquote attuali a 4, con la cancellazione del prelievo al 41%, e il conseguente l’allargamento della platea dell’ultimo scaglione, che partirà dal 55.000 euro, su cui sarà applicata un’imposizione del 43%.

Legge di bilancio, Draghi: "Continuare a crescere"

Queste nel dettaglio le nuove aliquote Irpef, passate appunto da 5 a 4. (Corriere dell'Umbria)

Su altre fonti

Il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani, si dice «molto soddisfatto» per i benefici «che possono superare i 700 euro annui per alcune fasce di contribuenti del terzo scaglione Irpef» Ci sarà poi un riordino delle detrazioni, che riassorbiranno anche il bonus Renzi da 80 euro, poi diventati 100. (La Sicilia)

In linea generale, al vertice ci sarà il nostro contribuente collocato a 50 mila euro di reddito che incasserà appunto un risparmio da 920 euro. Chi ha un reddito fino a 15 mila euro non sembra essere toccato dalla riforma, visto che il primo scaglione resta al 23%. (Il Messaggero)

Per i contribuenti con reddito da 55.001 a 75 mila euro, l'aliquota da corrispondere sulla parte eccedente la quota di 55 mila euro era pari al 41%. Per i Contribuenti con reddito tra 15.001 e 28 mila euro l’aliquota Irpef prevista per i contribuenti era del 27%. (Il Giorno)

Quanti sono gli scaglioni e quali le nuove aliquote. Nello specifico, i redditi fino a 15 mila euro restano al 23%, quelli da 15 mila a 28 mila euro passano dal 27% al 25%, quelli compresi tra i 28 mila e i 50 mila euro scendono dal 38% al 35%, oltre i 50 mila si passa direttamente al 43% (QuiFinanza)

Così il coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani, arrivando agli ‘Stati Generali dei Consulenti del Lavoro’. Bisogna andare avanti perché meno tasse significa più crescita, ridurre il costo del lavoro, e significa anche avere più soldi nelle buste paga dei lavoratori” (LaPresse)

Tasse, accordo nella maggioranza sulla riforma del fisco. La riforma però non piace a Confindustria e sindacati, che chiedono un confronto al governo. (Virgilio Notizie)