Vaccino, ciclo completo per 80% dei lombardi. Dal 20 settembre terza dose

Cremonaoggi SALUTE

Intanto, come evidenzia ancora Regione Lombardia in una nota, “nella giornata di ieri è stato reso noto dalla Struttura Commissariale che l’avvio della somministrazione delle dosi addizionali di vaccino anti-Covid-19, la cosiddetta ‘terza dose’, è previsto per lunedì 20 settembre a partire dai soggetti maggiormente esposti o a maggior rischio di malattia grave”.

Siamo la prima regione ad arrivare a questo traguardo”: lo ha annunciato la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, esortando a continuare a vaccinarsi. (Cremonaoggi)

Su altre fonti

Siamo la prima regione ad arrivare a questo traguardo. Lo scrive sui social Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia. (ilmattino.it)

“La campagna di adesione – ha proseguito - sta andando molto bene, siamo all’87% sul totale della popolazione e con grande orgoglio ringrazio in particolare i ventenni, che hanno aderito con un 89%. “Siamo la prima regione in Italia ad aver raggiunto l’obiettivo che ci ha dato il commissario Figliuolo, vale a dire l’80% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale. (Sky Tg24 )

I dubbi dell'infettivologo. ''Ben venga la terza dose, ma non abbiamo alcuna certezza che chi non ha risposto alle prime due dosi, risponda alla terza. Terza dose in Italia, si parte. (IL GIORNO)

«Si inizierà – prosegue la nota – dai pazienti trapiantati di organo solido e di cellule staminali ematopoietiche e si proseguirà con le altre categorie di pazienti immunocompromessi, come i pazienti in chemioterapia. (MyValley.it)

Lo ha ufficializzato il Pirellone con una nota di questa mattina, martedì 14 settembre 2021. Una notizia appresa con grande soddisfazione dall'assessore al Welfare di Palazzo Lombardia Letizia Moratti: (Prima la Valtellina)

La Asl di Rieti ha già pianificato la somministrazione della dose aggiuntiva, definendo un programma dettagliato dei soggetti vulnerabili che verranno vaccinati» Si tratta di pazienti che hanno subito un trapianto che avevano già completato il primo ciclo vaccinale nei mesi scorsi. (Corriere della Sera)