Perché manifestare per l’Europa con le bandiere della pace
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Si possono condividere gli argomenti critici proposti da questo giornale a riguardo della manifestazione per l’Europa promossa dall’appello di Michele Serra, eppure decidere di partecipare ugualmente. Perché farlo? Per impedire all’Europa delle armi, voluta dalle von der Leyen e dai Macron, di proporsi come la sola Europa esistente. Per manifestare l’esistenza di un’altra idea dell’Europa: quella, sicuramente maggioritaria, che vede nell’Europa il luogo delle democrazie costituzionali, delle separazioni dei poteri, dell’“unità nelle diversità” secondo la massima adottata nel 2000 dall’Unione, cioè dell’uguaglianza e, soprattutto, della pacifica convivenza. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
Come giovani delle Acli, perché scenderete in piazza sabato 15? Coordinatore nazionale dei giovani delle Associazioni cristiane lavoratori italiani (Acli), Simone Romagnoli, 28 anni, pensa che la sua generazione «non possa non sentirsi europea, ma non deve neanche dare per scontate le battaglie che sono state fatte per ottenere i diritti che abbiamo». (Repubblica Roma)
CITTA’ DEL VATICANO – “Necessaria, indispensabile, positiva”. Apprezzamenti “non formali” per una iniziativa vista nell’entourage papale come una “irrinunciabile risposta” a quanti puntano a dividere l’Unione Europea. (la Repubblica)
Si chiama “Una piazza per l’Europa” è la manifestazione nata su iniziativa del giornalista Michele Serra che si terrà sabato 15 marzo a Roma con l’obiettivo di riaffermare i valori fondanti dell’Unione Europea: pace, libertà e democrazia. (Libertà)
“Qui o si fa l’Europa o si muore” è lo slogan con il quale Michele Serra, con l’ausilio di un quotidiano capofila del partito unico della guerra, ha convocato una manifestazione per rilanciare il sostegno popolare all’Unione europea. (Il Fatto Quotidiano)
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E da Bologna arriverà con le Acli nella capitale anche una bandiera europea gigante: venti metri per trenta di blu e stelle. (La Repubblica)