Precipitazioni estreme, con i cambiamenti climatici antropogenici la probabilità raddoppia: lo studio
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Precipitazioni estreme, con i cambiamenti climatici antropogenici la probabilità raddoppia: lo studio Lo studio è stato condotto dal gruppo di ricerca internazionale World Weather Attribution: “Tramite l'analisi dei dati osservati e simulazioni modellistiche – spiegano gli esperti della Società meteorologica italiana – i ricercatori hanno stimato che i cambiamenti climatici di origine umana (incremento di emissioni e concentrazioni di gas serra) oggi hanno raddoppiato la probabilità e aumentato del 7% l'intensità di piogge estreme come quelle di metà settembre in Europa centro-orientale” TRENTO. (il Dolomiti)
Ne parlano anche altri giornali
Con l’arrivo dell’Autunno, l’attenzione si concentra inevitabilmente su come il meteo influenzerà le prossime settimane. Questa stagione, un tempo caratterizzata da temperature più miti e piogge moderate, si sta trasformando in un periodo ricco di fenomeni estremi sempre più difficili da prevedere. (Meteo Giornale)
“Non è possibile quantificare con precisione, ma possiamo dire con certezza che il cambiamento climatico influisce sui fenomeni estremi. (LA NAZIONE)
I mari, soprattutto il Mediterraneo, rappresentano oggi una fonte inesauribile di energia per le perturbazioni. Estremo. Gli ultimi anni hanno visto un incremento degli eventi dannosi che si verificano con sempre maggiore frequenza, e la nostra capacità di prevederli e gestirli è messa costantemente alla prova. (Tempo Italia)
Perché le piogge sono aumentate in maniera così intensa (l’ultimo caso in Emilia Romagna) e sono diventate sempre più violente ed estreme? Italia a parte, che spesso è colpita da disastri climatici ricorrenti, è l’Europa in generale a trovarsi spesso alle prese con alluvioni, morti e disastri come nell’ultimo caso del ciclone Boris che ha letteralmente piegato diversi Stati Orientali del Continente. (La Stampa)
L’aumento di fenomeni temporaleschi estremi sembra colpire specifiche aree geografiche con una frequenza e intensità crescenti, suggerendo una sorta di “predilezione geografica“. Questo comportamento, osservato in varie regioni del pianeta, è influenzato da numerosi fattori, tra cui la conformazione fisica del territorio, l’interazione tra le correnti atmosferiche e l’effetto del riscaldamento globale. (MeteoWeb)
Non solo: i ricercatori sottolineano l'accelerazione dei costi del cambiamento climatico dopo che l'Unione Europea si è impegnata a stanziare 10 miliardi di euro in aiuti per i danni della tempesta Boris. (Adnkronos)